Il manoscritto entra a far parte della Biblioteca Centrale di Generali nel 1956, grazie a una delibera del 12 giugno di quell'anno da parte del Banco Vitalicio di Madrid, con cui si scelse di celebrare il 125° anno di nascita di Generali. La scelta di questo specifico dono non è stata casuale, ma veniva a rivestire un significato simbolico, in quanto niente come Seneca rappresenta lo spirito e l'identità della nazione emittente. Lo stemma nella pagina iniziale collega il manoscritto con i de Luna d'Aragona, antica casata della nobiltà spagnola, nome derivato dal possesso della città di Luna, nella provincia di Saragozza. Alla famiglia, divisa in più rami, appartenne l'antipapa Benedetto XIII, la cui insegna spicca ancora sulla porta d'ingresso del suo castello sul mare a Peñíscola. Non dimentichiamo che anche il manoscritto di Seneca è legato al Trono di spade, perché Peñíscola è stata la casa di Benedetto XIII prima di diventare il set di Meereen.