Il biancospino era sacro alla Grande Madre, cacciatrice e spietata guerriera, che mantiene e difende l’equilibrio superiore delle cose naturali. Presso i Celti veniva chiamato Huath, che significa “terribile”. Il suo nome richiamava il timore reverenziale verso ciò che è sconosciuto e che possiede un’energia magica. Il biancospino era considerato la dimora segreta delle fate, degli spiriti del bosco e delle entità che abitano i mondi incantati. Per questo motivo era considerato un albero sacro ed era assolutamente vietato abbatterlo.Nell’antica Roma era consacrato a diverse divinità femminili. La ninfa Carna veniva raffigurata con in mano un ramo di biancospino ed era la protettrice dei cardini delle porte. Con il ramo spinoso ella scacciava gli spiriti maligni che volevano entrare nelle case attraverso gli usci. Il Cristianesimo consacrò questo albero alla Madonna, per sostituire gli antichi culti rivolti alle divinità femminili. Nel Medioevo i suoi rami venivano usati come amuleti per allontanare streghe e vampiri.
Dettagli
Natural history: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.