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Carteggio, Oggetto 566

Carla Lonzi24 dicembre 1953 - 25 dicembre 1964

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Roma, Italy

Nutrito nucleo di lettere che testimoniano il legame esistente tra le due amiche; di maggiore consistenza sono gli anni 1955-1956 mentre dal 1957 la corrispondenza risulta decisamente più esigua; sono presenti anche alcune minute di Cala Lonzi, come testimonia anche l'indicazione autografa «lettere mie, scritte e non spedite o spedite in altra copia».
Sono affrontati svariati temi che si riferiscono all'ambito artistico (come, tra le altre, l'attività di redazione dell'articolo su Ben Shahn oppure i commenti sulle mostre visitate o su artisti quali, ad esempio, Guttuso o Scialoja), letterari (come, tra gli altri, il rapporto con Carlo Muscetta, la conferenza di György Lukács), cinematografici (commenti a film quali Senso, I sette samurai, Zio Vania), filosofici e politici (PCI); sono raccontati stralci di vita, sentimenti ed attività professionali.
Sul versante artistico si delinea un ambito culturale con personalità quali Longhi, Gregori, Maltese, Briganti, nonché Alberto Martini; si descrive la cerchia di amici comuni anche di ambito universitario e/o politico romano, quali, tra gli altri, Carla Innocenti, Alberto e Maria Gloria Parigi, Gian Carlo Mibelli, Sante, Mario Lena.
E' presente un nucleo di corrispondenza a e di terzi, tra le firme figurano quelle di Giuliano Briganti, Franca Angelini, Lando Landini e Luciano [Pistoi] nonché della signora Matilde Andreani in Volpi indirizzate a Carla Lonzi o a Marisa Volpi
Presenti, tra gli altri, elaborati dal titolo: I giorni della nostra vita di Marina Sereni; Appunti in margine al dibattito contemporaneo ed uno schema di Carla Lonzi con proposte per la III edizione della Mostra pittura vecchio mercato.

Details

  • Title: Carteggio, Oggetto 566
  • Creator: Lonzi Carla
  • Date Created: 24 dicembre 1953 - 25 dicembre 1964
  • Transcript:
    22 Agosto 1958 Carissima , sono contenta che ti stai rimettendo; ho chiesto in montagna ad alcuni medici che erano nell'albergo e nell'insieme, dai dati che hai scritti,mi hanno rassicurato che non è cosa grave come a la prima avevo temuto (ricaduta, un anno di riposo assoluto, ecc.). Come ti dicevo anche a Roma, dovresti imitarmi nella cura mi= nuta -sia pure esagerata- dello stato di salute giornaliero, per non perdere terreno senza accorgersi.Scrivimi sempre come stai; come hai risolto con i tuoi, e dove vai in settembre, -In montagna sono stata molto bene, quasi mai sola, sempre in gita , a piedi , in seggio: via, bigovia, funivia, macchina, corriera,molto nei boschi:ho visto la val Pusteria, Braies,Cortina, Misurina, e tutti i dintorni, sono salita per la prima volta sopra i duemila, sopra i tremila. Ho scoperto che sono una camminatrice (anche dieci ore in una giornata)e che vinco lentamente l'orrore degli strapiombi. Non dormivo moltissi- mo, ma l'aria, il vitto, la compagnia di ragazzi eccezionalmente inventivi in queste imprese mi hanno ridato una elasticità e una freschezza mai conosciute in altre va- canze. Ora sono a Roma per quelle lezioni, e per le domande ai presidi; ma gli esami magistra- li temo vadano a finire alla metà di settembre, quindi vorrei andare una prima volta a Venezia e a Monaco (?)-11 Martini, che era venuto a trovarmi circa un mese fà,mi. scrive di una mostra del Rococò, una di pittura moderna dal 1869, e una di codici me= dievali miniati-. Dopo gli esami andrei a Verona(Pisanello e il gotico fiorito), di nuovo a Venezia, e mi fermerei a Macerata per vedere di trovare qualcosa di inedito 700 o 600 da mandare a Longhi. E' un progetto un pò strano, ma sono costretta a pro- fittare di brevi intervalli. Tu quando preferiresti Venezia, dal 6 al 16 set. circa o dopo il 26 ? - Quello che mi scrivi dell'articolo mi trova in genere daccordo (spazio ,scopo, pre- parazione amputano l'ambizione dell'impianto, scarso inserimento quindi psicologia e ipoteticità di certe qualificazioni che introducono Pollock,ecc. 9.Non condivido in= vece la critica ad una supposta cautela, al ricorso alla parafrasi' ecc: per prefe- renze e metodo - non solo per limite della situazăone - non posso propormi altro che un'ampia descrittiva del fenomeno', cercando di ridurre al massimo quella che Lando -a cui l'articolo è piaciuto- chiama adesione euforica o sentimentale, da discorso in= terno. Quanto al moralismo dell'ultima frase , ci tengo sempre molto:e di questo vor-
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