L'importanza del complesso è ribadita dalla sua posizione all'interno del contesto urbano. La chiesa e il monastero si trovavano infatti all'interno dei giardini del Palazzo Reale, lungo il fiume Kemonia, oggi interrato. L'abate del monastero era anche il confessore personale del sovrano, a testimonianza del ruolo che il complesso doveva assumere all'interno della città.