Telaio di legno sul quale sono tesi fili di metallo paralleli, che permettono di ricavare spaghetti a sezione quadrata. Reperito sul mercato antiquariale, è databile al XX secolo. L'utensile, di tipologia che vede la luce nell'Italia centrale e prende il nome, per analogia visiva, dall'omonimo strumento musicale, non è frequentemente riscontrabile nell'Ambito parmense.