Rigore compositivo ed equilibrio delle forme e dei colori sono gli aspetti peculiari del dipinto di Manlio Rho eseguito nel periodo più maturo della sua attività, dopo l’esperienza dell’astrattismo degli anni Trenta, di cui è stato un protagonista. Sebbene già nelle opere del periodo precedente Rho mostri un’inclinazione più rigorosa e geometrica, rispetto alle opere degli altri artisti astratti, in cui è presente sempre un certo lirismo e una concessione al pittoricismo della pennellata, nei dipinti realizzati dopo la guerra, come questo, si precisa ancora di più un’astrazione razionale, che non lascia spazio a lirismi. Composizione 50-218 gioca sull’equilibrio tra la linearità ortogonale delle forme ai lati e la diagonale della zona del centrale, conferendo in questo modo all’opera un senso ossimorico di un dinamismo bloccato. Soltanto le sfumature del colore, sapientemente dosate, conferiscono pittoricità all’opera.
(E. Di Raddo)
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