Priva di iscrizioni, la figura di Amore è stata identificata con la scultura in marmo realizzata dal maestro Francesco Saverio Citarelli ed esposta alla mostra borbonica del 1841. Disposta su un supporto meccanico che ne consentiva la rotazione, Amore è insolitamente ritratto non come un dio bendato, ma come un fanciullo mortale, ben tornito e indagato con semplice naturalezza.