Le fantasmagorie pittoriche di Music nascono in un clima teso di
meraviglia e donazione, curiosità e respiro nel contrasto di nero e bianco
messo in un equilibrio eccezionale di linee marcate aiutate da infiniti
grigi che accennano, suggeriscono, svelano, una realtà tutt'altro che
di origine astratta. Gesti scomposti, figure, movimento, ombre — dram-
matico a tratti buffo e divertente spesso indefinibile proprio per
poter confondersi, identificarsi con noi stessi.
il suo linguaggio, spesso, si nutre di variazioni, sono leit-motiv di una
poetica evoluzione: sfumature di grigi vicinissimi per natura in
un lieve disperdersi su fondo unitario e poi disegno forte e deciso che
a tratti si rovescia in una confusione piacevole dove le sensazioni del pit-
tore vengono cercate nella musica. Egli resiste alla forma, ma ne viene
sopraffatto; sono i mezzi del suo alfabeto pittorico, linea e sfumatura,
che lo portano all'approdo. Ecco perchè è cosi dominante il disegno
a cui si sottopone ogni sensazione creativa in un clima di toni
violenti, tirati, incisi e tesi fino ai limiti della rottura, resi vicini
allo spettatore dalla sua semplicità grafica, dalla sua curiosità
verso la tecnica (!) dell'esecuzione.
La presenza affettiva, lirica della sua mano matura, di trattare la materia
con disinvoltura abbandonandosi
alle pulsazioni (il ritmo è il battito dell'uomo),
l'aggressivo contrasto, la piacevole rassegna di sforzo
nel disegno incisivo, oggi così volentieri ignorati nell'arte, è soddisfa-
zione dell'interiore al nutrimento di se stesso nell'inserirsi in
un mondo per poter fare nel ricco ed armonioso nero e bianco.
Non è clamorosa la pittura di Music, non è altro che un fantastico
spazio in cui la linea-tratto regna a suo agio, presentata ora come un
fulmine che schianta, ora come coda di un aquilone aggrovigliato,
ma l'azzurro non c'è, è terra cosmo vuoto, un niente denso
di colore-possibilità.
Joja Ricov
MLADEN MUSIC
nato a Sarajevo in Bosnia nel 1930
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