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L'equivoco dei due guerrieri

1820

Casa della Musica

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  • Title: L'equivoco dei due guerrieri
  • Date Created: 1820
  • Transcript:
    COMUNALE MANIFESTI 151 AVVISO SEZ R TEATRO PEL DUCALE TEATRO DI PARMA PER LA SERA DI GIOVEDI' 13 LUGLIO 1820. DIALOGO FRA STENTARELLO E L'IMPRESARIO. Io se So ben Imp. tentarello cos' hai? Tu sei in melanconia, In te più non si scorge la solita allegria ?... Stent. Io l'ho con il destino, con la mia sorte fella Mi han tutti abbandonato, e vota ho la scarsella. Imp. Ma spiegati, che caso ora t'accade mai?... lo posso, credi, riparerò a' tuoi guai... Stent. Per dir la la verità, nel dirlo mi vergogno... Sono trecento franchi che mi farian bisogno. Imp. Mio caro Stentarello, che posso per te fare? L'introito di stasera ti posso regalare. Stent. Ancor dell'altre volte m'avete regalato ; Di core vi ringrazio, mi avete consolato Imp. Per me son ben contento, ma il Pubblico che dice? S'aspetta a Lui soltanto a renderti felice. Stent. Vado a pregar il Pubblico, io so quanto è cortese, E il don che mi faceste, tosto gli fo palese. Imp. Va, ti presenta, spera, non spererai tu invano, quanto egli è grande il genio Parmigiano. Ma che commedia hai scelto? Di bel cosa farai? Abitator si illustri come divertirai? Stent. Ho scelto una Commedia, vi giuro assai graziosa, E vi son sali arguti più assai d'ogni altra cosa. L'EQUIVOCO DEI DUE GUERRIERI OSSIA AMARE CHI S'ODIA, ODIARE CHI SI AMA CON ISTENTARELLO BUFFONE DI CORTE, VIACCIATORE DISGRAZIATO, PERSEGUITATO DALLE DONNE, E CARCERATO PER EQUIVOCO. COMMEDIA NOVISSIMA. Di più una bell'aria ancor voglio cantare, E questa a piena Orchestra si deve accompagnare. Benigni Spettatori, assai vi sarò grato, Sarò felice appieno, se avrovvi contentato, So già per prova certa che generosi siete, assiste gli altri, me pure assisterete Vostra beneficenza in cor terrà scolpita O Pubblico di Parma, per tutta la mia vita E là alla porta intrepido con mani spalancate, Ricoverò contento quante monete date. Al sesso poi rivolgomi, al più gentile, a quello, Che forma l'ornamento di società più bello; Quello a cui nulla niegasi, che tutto ottener puote, Ei faccia, a me, che priegolo, empir le tasche vote. mai venisse un cuoco ancor senza denaro, L'avverto che un pasticcio sariami molto caro. Venite in somma tutti, sarete ben contenti; V'anticipo frattanto i miei ringraziamenti. E PARMA DALLA STAMPERIA CARMIGNANI.
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