La partenza ci trovava allineati
sopra un terreno decisamente comune
cosi guardando l'un l'altro
nei minuti di attesa li vedevo
candidi e simili a gocce d'acqua
quasi si fosse trattato di fare
per gioco e senza emulazione di sorta
una passeggiata i cui segreti
di diritto spettassero al più sensibile
peraltro cosi cavalleresco da simulare
l'accesso del profitto cui non corrispondeva
maggiorazione di prezzo; su un piano
di elevate aspirazioni erano da porsi
iniziative personali che stimolassero
il godimento comune inscindibile
a manifestazioni del genere organizzate
all'istante e certo perchè ciascuno
trovasse atmosfera favorevole
al dispiegamento; lo sbaglio peggiore
sarebbe stato di introdurre malizia
sia pure casuale in un insieme confortante
di gesti felicemente sciolti e privi
di sopruso. Al via partii per ultima
come quella che ci teneva a proclamare
uno spirito che voleva a tutti i costi
rispettato finchè fulineamente scorsi
gli altri irraggiungibili per una propulsione
di risorse legittimate da coraggiosa follia,
gruppo compatto che generosamente nascondeva
lo sforzo spremendosi in una parvenza di sfida
allegra da ragazzi anche se la posta enorme
iniettava nel sangue le droghe più diverse,
il loro modo apparve regolare e inventivo
solo lei coperta da un'onda di ridicolo
che si era voluta garantire dal rischio
spingendo avanti un cuore dalla venature
così palpitanti che postulasse per il suo
assolutamente essere di fatto intoccabile
da ogni confronto atti di modestia, solo lei
con ultima consequenziale accettazione
dell'ingenuità palese e forse neppure
del tutto trasparente rinunciava alla via
battuta per un sentiero con fare per quanto
poteva noncurante sospesa all'impossibile sogno
di arrivare in tempo nonostante tutto
per circonlocuzione ignota che non l'avrebbe
fatto pesare anzi fin d'ora era in condizione
di supporre le limpide frasi che le sarebbero
venute alle labbra..
Milano 11 gennaio 1960
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