Nell'autunno del 1975 Pier Paolo Pasolini affida al giovane fotografo Dino Pedriali l'incarico di documentare la stesura del romanzo "Petrolio". Pedriali realizza più di cento scatti in bianco e nero dell'intellettuale impegnato nella realizzazione della sua opera più complessa e tormentata, fatica che Pasolini non vedrà mai terminata a causa della violenta morte all'idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975. Le fotografie di Pedriali documentano inconsapevolmente gli ultimi giorni di Pasolini, divenendo immagini iconiche, testamento del corpo dell'intellettuale. Tra questi vi è lo scatto ravvicinato dell'intenso volto di Pasolini che Eugenio Degani riproduce nella sua opera, sovrapponendo e modificando la fotografia tramite la computer art.