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Rassegna stampa, Oggetto 119

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italia

  • Titolo: Rassegna stampa, Oggetto 119
  • Creatore: Lonzi Marta
  • Data di creazione: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Trascrizione:
    mantenendo un certo stile. Ouando manca una preda femminile, si dà del cretino e in cassa, rassegnato. Anche a Mo naco, cani e gatti gli suggerisco no so e intenerito tocca vette chele creature umane non gli ispirano quasi mai. Si spuntagia il suo ca- ratteristico cinismo («e meglio avere una cattiva fama che non erotici, magari estesi alle future figlic (ne avr, poi, tre) sanno perverso, anche se con elementi buffi che paiono svelenir. E poi ci sono le donne eledon- nine, assortite e godute a fondo, Forte, come sempre, il pittore di bozzetti umani il giovanotto i anche se piuttosto alla svelta, pocondriaco, la gente che sta in con rapido ricambio. A teatro - chiesa, gli intenditori di spetta dall'opera al varieth-ci va con coliche ripetono sempre lo stes Di incontri ad alto livello non ovvia frequenza, ma non ce ne so gludizio, la bella copista a ne fa, nemmeno con qualche regala che scarne osservazioni, museo, quelli che hanno assisti grande dello spettacolo, o con lasciandoci delusi. to a una zulia in strada e poi la unoscrittoreche si ricordiancor commentano. E addirittura da oggi. Manca per poco Hamsun , antologia sono le pagine dedica ede un peccato. Masembra chea Pa corte sue te alle oche, al loro aspetto Chan- lui importi poco. Tra una sbron- no il profilo greco) e al loro meuncolto frequenta la vecchia come mi mancail rapporto con comportamento di brave mas vedova del poeta rivoluzionario la realtà e che la lettura del suo sale pettegole e comunicative Herweghe si la raccontare dale stesso diariogli da un'impressio piccanti particolari coniugali ne assolutamente psicopatica Poi viene la parte migliore del libro: Parigi di maggio 1892-23 danno da pensare anche a noi, le crociata con quella del populista gennaio 1894). Siamo ancora sue note sul giochi dei bambini dentro i vent'anni, anche se ai saintsimoniano Herven, Chi re- dosso della trentina. A Parigi sti infastidito da tanto spettes Lo stesso anno, a partire da lu- vena crotica di Wedekind si gon- lare torni agli animalie si pada glio fino al febbraio del 1890, la fia e prorompe. La sua vita & di- vano amore di un pinscher per sua residenza e Monaco di Bavie. ventata un consumo continuo, una bella e sdegnosa cagnolina , ra. Come a Berlino, anche qui esasperato, instancabile di don E siamo alle frutta. Del sog. sedi privilegiate (e riserve di ne prostitute, modiste, coriste, giorno a Londra non ci restano caccia), sono i caffe, le birrerie,i modelle, attrici, cantanti. che briciole di diario tra gennaio ristoranti, i teatri, il circo, Oual- In alcune scene Wedekind e giugno 1894. Fortuna che il che volta è vero, gli viene la ten- dice tutto, anche particolari tazione dispararsi, ma per lo più racconto di un drammone senti- imbarazanti o francamente ri mentale sentito al Drury Lane sigode la vita come unfuco dora- dicoli riguardanti lui stesso. Os basta a darci un saggio del mi- toronzando di benessere. E serva e si autosserva come uno glior amorismo di Wedekind: napertura a questo stranissi. mo diario di uno stranissimo scrittore (Diari. Una vila ero- tica, Lucarini, trad. Nada Carli, Pags. 278, lire 29.000) c'è un'autopresentazione che l'au- tore scrisse agli albori del Nove. cento quando si era già afferma to sia come commediografo e narratore, sia come scandalo vi. vente. Frank Wedekind, provo catore e arlecchino, mette un stranezze e ombre dei suoi padri: cento complacimento a rilevare commerciare in di ITALO A CHIUSANO ptmann, futuro premio Nobel scienziato farebbe con un grup po di insetti. tapi, inventare fiammiferi al fo- sforo, essere rinchiuso in carce re finire pazzo, stare al servizio del sultano arricchirsi in Ameri- ca e comprarsi un castello in Svizzera Luistesso ha esperienze molto colorite dirige l'ufficio stampa della fabbrica Maggi (dadi per brodo), fa il segretario del circo quasidapariaparicigiocancro ) Herzog, vive da perdigiomoquet e spettegola con lui come Finché la vocazione, come si tra studenti, ma poi si sente an- diceva una volta, erompe: edec cede che leggere da lui in anteprima colo rivoluzionario della scena qualche atto di una nuova com (come autore, senza dubbio, ma media anche come attore non realisti A Berlino Wedekind, che allo copre espressionista), mago a- ra portava barbetta, baffi spio cidulo e insultante del cabaret, venti e occhiali a stringinaso, la oltraggio e attrazione perma la vita del viveur. I suoi orari nente della borghesia tra i due sono di un'estrema irregolarita, secoli l'elenco dei caffe e dei ristoranti Chisia oggi Wedekind, quanto che frequenta e sterminato, il abbia rappresentato, come getti quasi un ponte tra Strindberge di birra mette paura. Pirandello, lo sa ogni studente, lettore di riviste, frequentatore di teatri. Il diario di un uomo si- mile è un'offa che attira: ciascu- no se ne ripromette materia di studio per la sua fame culturalee uno stuzzichino per le sue curio- La prima parte del libro sa di prologo. Siamo nel castello del babbo, a Lenzburg , cantone di Argovia. Tra febbraio e marzo del 1888 Wedekind, ventiduen- ne, ha ancora qualcosa del cuc ciolone S'innamoricchia di bel- le figliole, tenta approcci, scher: za, hn pla una dannata paura del matrimonio, suona il mandoli no si dimostra grande pittores nimalistas col bel ritratto di una micia amatissima. C'è dell'in canto, in questo ragazzo dotato, un incanto acerbo e insolente che fa sperare. La seconda sezione riguarda Berlino, dove Frank tiene diario tra fine maggio e primi di luglio del 1889. si direbbe che il giova- ne, adesso, sia molto matura to. E indurito, Frequenta Hau- Per questo la vera ascenita sempre lontana, e plu lontano ancora é ogni tipo di sentimenta- chistico. Quelle donnine cosi di sponibili e spesso aggressive, af- famate, lui le tratteggia con la ni tidezza asciutta di un Maupas sant, e spesso con un particolare apparentemente secondario o una battuta che solo un genio di riuscirebbe a inventare, ti da li impressione di capirla a fondo quella bambina sporcacciona o quella matrona in calore, quella deliziosa cocotte o quella cocal- nomane o sifilitica vicina a un tragico traguardo. In cambio, il ritrattino diploE richè un gioiello, i suoi sogni del padre morto darebbero lavoro a Cultura L a conquista di Tobruk - il 21 giugno del 1942 - è una grande vittoria dell'Asse, con come gli stessi inglesi ri conoscono Enormi depositi di materiale bellico, e di preziosa ta. I nostri soldati fanno scorpac Players, dal sapore mielato e cosi diverse dalle proletarie e aspre Milit. Rommel non da tregua. Il 29 giugno cade Marsa Matnak, 200 chilometri oltre il confine egi ziano, l'ultima grande roccafor te prima del Delta, Il primo lu glio il 7bersaglieriarriva, lungo la litoranea, a 111 chilometri da Alessandria , A Roma, a Palazzo Venezia, i capi del regime sono sempre piu euforici. Dopo tante umiliazioni Tobruk è il primo raggio di sole, <Il Duce, annota Ciano, e di ot Timo umorees prepara ad anda- re in Africa. Unico motivo dia marezza è che la battaglia pren de il nome di Rommeleche sem. pre più appare come una vittoris tedesca che italiana. Il Duce infatti convinto che la nomina di commel a maresciallo sia stata via mossa di Hitler per accen . il carattere tedesco della lotta. Anche per questo se la quale e sempre settanta gradini sottoterra in una tomba romana di Cirene, mentre Rommel sa trascinare le truppe coll'esem pio personale del Capo che vive nel carro armatos Il viaggio africano del Duce considerato, giustamente, uno degli episodi più ridicolidelregl me fascista nei suoi vent'anni di esistenza. Le versioni sulla man cala marcia trionfale di Mussoli- ni in terra africana sono diverse Scrivono Montanellie Cervi nel I'Talia della distama: Nelle lon- tane retrovie si aggirava, dal 29 giugno in pol, Mussolini, seguito da un codazo di ufficiali, gerar chi e giornalisti che avevano l' impegno di dare contenuta eco lore alle sue giornate noiose e vuote. Voleva incontrare Rom- mel, ma il maresciallo che er all'apice della sua gloria e gioca va il tutto per tutto, non ne volle sapere di lasciare i suoi posti di comando avanzati per una chiacchierata con il Duce. ... puce aspetta, sempre più sul Cairo con un aumentando con un armamentario degno dell'Aida: Dera una nave fosse pronta per l'ingresso di Mussolini ad Ales sandria, che uno stallone candi- do fosse tenuto nelle scuderie in attesa dello stesso evento, che del bagaglio facesse parte la spa da dell'Islam, dono di Ballo, da spuinare nell'ora del trion fo..... Il cavallo blanco che scal- pita nelle scuderie la spada dello Islam tenuta in naftalina, Rom B mel che non rende i dovuti - maggi. Sono tutti elementi che rendono nervos, in certi mo- menti addirittura furente, un Duce che sopportaafatica l'umi liante attesa. Il futuro, però, dopo la vittorin di Tobruk, lascia ben sperare. Si fanno grandiosi piani geopoliti- ci. Il Duce ecosi ottimista, scrive Clano il 2 luglio, da impartire di sposizioni per la prossima siste mazione politica dell'Egitto: Rommel Comandante milita re. Delegato civile un italiano.. Tutto luglio trascorre in una beata illusione. E' per il Duce, dal punto di vista militare, il pe- riodo piu esaltante dopo le umi- lianti sconfitte greco-albanesi. cosi su digiri, cosi certo di un clamoroso successo africano, da proclamare , il 21 luglio, che nel girodi due o tre settimane laque stione Egitto sarà archiviata. Ne é cosi convinto da lasciare in Li- bis, prima di tornare a Roma, 11 suo bagaglio personale quale Gli italiani seguono un po'fre. stornati i successi italo-tedeschi chesi svolgono in lontani deserti neppure segnalati dalle carte Beografiche. Del resto ben altre sillano gli italiani. Ci sono i pre zi sempre più esorbitanti della borsa nera che portano via una buona fetta disalarie stipendi.CI Il generale Montgomery e il generale Homme sotto i tempi della battaglia di El Alamein sono i bombardamenti sempre più pesanti che ingrossano sercito dei senzatetto e deglisfol. lati. Ci sono le temute cartoline precetto che portano via i ragaz- zi mandati a combattere in Rus sia in Jugoslavia, nei desertiafri- cani. Sono tante buone ragioni che inducono gli italiani, sempre plu pessimisti, a non dare troppo peso ai Bollettini di guerra. Ma una località geografica, tra le tante elencate dai Bollettini, CO- mincia a diventare familiare. Il 2 luglio il Bollettino n. 765 infor ma: Le posizioni britanniche di El Alamein (gollo degli Arabi), fortemente anprestate e tenace mente difese, sono state presed ' assalto da unita italiane e germa- niches, 113 luglio: Le operazio ni delle forze dell'Asse si svilup pano favorevolmente nella zona a sudest di El Alamein..... Il 4 lu glio: Nella regione ad oriente e che ha fatto affluire sul campo di battaglia notevoli rinforzi di uo mini e di mezzi, ha tentato di ar la nostra avanzata me diante contrattacchi pronta mente e decisamente stroncati in dura lotta dalle nostre unid. La grande battaglia di El Ala mein è cominciata. Una dura e lunga battaglia considerata mol to importante dalle due parti, e in particolare da Winston Chur chill. Sarà lui, il 2 luglio, alla Ca lenne autocritica sulla sconfitta di Tobruk: Le nostre forze era- no superiori a quelle dell'Asse, a Noi avevamo 100.000 uomini dell'esercito imperiale contro 90.000, di cui solo 50.000 tede . schi. Passedevamo la superio rità d'artiglieria nella proporzio ne di 8 a 5 e mettevamo in linea i nostri nuovi oblici da 75. Nono stante tutto cio Tobruk e caduta dopo solo una giornata di com bartimentos Subito dopo Churchillaffonda lalama del pessimismo, Nolab biamo ripiegato fino a Marsa Ma truk mettendo 190 chilometri di deserto tra l' armata e il nemi. Co. Cinque giorni dopo, Rom mel si è presentato davanti alla nostra nuova positiones posizione e abbia- mo dovuto sganciarel nuova mente, rientrare in Egitto, indie treggiare fino a El Alamein. Non capisco che cosa sia accadu- to... . Le pianure desertiche di BA lamein saranno le Termopili di Churchill. Il suo primo prove- dimento e di far piazza pulita del l'alto comando inglese. Sotto tiro & Sir Claude Auchinleck, un bell'uomo allampanato ed ele. gante che aveva fatto la sua car- riera in India e che sembrava u rava u scito dal set di un film hollywoo diano. La sua maggiore preoccu- pazione e soprattutto quella die vitare una battaglia campaleche potrebbe distruggere la gemma pesa dell'esercito ingle- La preoccupazione di Chur- chili, invece, è esattamente con- L'Amore / Cocotte e modiste, cantanti e attrici. Il consumo esasperato di donne nei Diari, che escono ora, di un grande scrittore e impenitente viveur La vita erotica di Frank Wedekind La Guerra/Ag Rommel. Peris è annientata E Cad traria. La sua parola d'ordineedi blocare Rommela tutti i costi. La perda de Caliro e di Alessandria avrebbe infatti avuto per l'In. guerra, conseguenze catastrofi che. Cosi, piombato in Egitto ai primi di agosto, Churchillé deci so a liquidare Auchinleck, Punta l'occhio su un generale piccoli no, collerico, di carattere bizar ro e dal naso alfilato come una lama. E' Bernard Law Montgomery. un generale che non fuma, heve solo te famoso per la cura un po' maniacale con la quale ammini- stra gli aspetti logisticie organia zativi. I suoi detrattori dicono, malignamente, che Montgo mery accetta battaglia solo sesul campo ha una superiorith schiacciante. Sarà questa sua fama, anni dopo, a creare-com- plici Hemingway e Cipriani dell'
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