per è
clementi dinamici del rapporto non è mai definitiva con nessuno, riva perché li fai sempre la spiri
che non siano quelli antagonistici, diventa definitiva a posteriori
che sono in fondo, un po' scon- Non ci sono spinte che rimettono
tati. E' li che forse qualcosa sta le due persone vicino, nessuna
richiamando la mia attenzione ma delle due si sente di fare il primo
che ancora io non riesco a defini passo, di riprendere i rapporti di
Alla fine dell'estate mi ha tele.
re ma neppure lui perché lo vedo rimettersi in contatto.
fonato... mi ricordo che dentro di attento e si domanda chi e cosa Quotidiano donna. Forse è pro-
me pensavo Speriamo che non si siamo adesso in quest'altra fase. prio quando questa rotazione
faccia vivo perché capivo che sa- Quotidiano donna. Quali sono le non c'è che non si ristabilisce il
rebbe diventato un problema ri. nuove molle?
dialogo...
fiutare di nuovo una possibilità d
Carla. Ecco, succede che in una
tentare, invece si latte vie relazione, di qualsiasi genere, i qualcosa c'è e di nuovo: c'è da risciuto per lui.
Carla. Dort se succede, allora un campo grezzo e molto scono
molto cauto lui, cautissima io e con un'amica, col tiglio o con i scoprire qualche altra cosa. Una Bianca. Penso anch'io che il dif
genitori a un certo punto ti sem- relazione ha tutte le possibilità di ficile viene dopo, in mezzo all'o-
che non abbiamo co-
bra di saperla fino in fondo. Poi novità solo che tu le colga e mi ceano Isis, quando la
a rappor
minciato a parlare come di solito esprimi questo momento, a cui sei sembra molto primitivo pensare to diventa complicato, ben rara-
Cosi ho chiamato Carla e le ho
chiesto un'intervista. Con me e
venuta Bianca, una mia amica,
molto presa dal libro, molto
coinvolta sul piano emozionale.
E' venuta, ha detto, per ascol-
tare, ma poi, nella casa di Car-
la, non ha mantenuto la sua
promessa. Le parti cosi si sono
tutte mischiate. L'intervistata,
sulle prime, è stata proprio
Bianca, e Carla le poneva le
domande, poi, via via, si è di-
panata una lunga conversazio-
ne a tre. A me non è restato
che il compito di una cronaca
fedele. Come dicevo, ha comin-
ciato Bianca...
Bianca. E dopo, Carla, che suc-
cede dopo? Leggere «Vai pures e
stato per me come veder realizza-
ta una serie di problemi vissuti
fino in fondo al punto di ritrovar-
vi dialoghi che erano stati i miei
in condizioni assolutamente iden-
tiche. Tant'è che questo libro me
lo sono letto tutto in una volta e
più leggevo più stavo male, e più
Stavo male più volevo leggere.
fino alle ultime pagine. lo perso
nalmente adesso mi trovo nel
dopo e non è un dopo felice, non
è affatto felice. Tant'è che mi
chiedo, ma come, ho fatto dieci
anni di lotte, per avere questo -
e non poteva che essere questo
l'approdo - e dunque perché
l'infelicitat lo credo di non essere
stata mai tanto infelice.
Carla. Perché?
Bianca. Tutte quelle cose che
ho rifiutato o negato perché sicu-
ramente non erano giuste, in
realtà mi mancino
Carla. Per esempio?
Bianca. La figura del compa
gno cui ho detto Vai pure... Al-
lora quando gliel'ho detto crede
vo di fare un passo avanti e inve-
ce... In realtà sono ferma a quella
storia, una storia lunga dieci anni
e che ormai è finita da due anni.
Per questo il tuo libro mi ha pro-
prio stimolata a pensare al do-
quello che potevo dare e ottenere
per le
Carla. Il mio Vai pure era possibilita raggiunto...
una rottura in un momento quasi
Quotidiano donna. Eri paga...
Carla. Ero in pari su questo
tranquillo, con molti lati smaltiti:
punto, capisci?
una cosa quasi pattuita in cui le
due posizioni si fronteggiano e
ognuno sente che non può cedere
la sua parte e capisce che anche
l'altro, in fondo, non può cedere,
Per me era proprio una rottura
desiderat, vevo SUHU GO-
gliermi questo logoramento dalla
vita, questo dover tirare l'altro
sulle mie posizioni e di sentirmi
tirata sulle sue. Cosl... Pietro era
mie capacità le
tosa, lo sai. E infatti in letteratura
non c'è generalmente cosa succe-
de dopo dieci, quindici, vent'anni
di relazione... E una complessità
tale quella dell'intreccio delle re-
lazioni che, in fondo, non è mai
stata molto espressa, né indagata,
anche perché il campo delle rela.
zioni non è esattamente il campo
in cui l'uomo se addentrato. E'
casi ci siamo incontrati FIS
curiosa
Interrogativi. concordanze
dubbi, curiosità e voglia di di-
scutere. Queste le sensazioni
che l'ultimo libro di Carla Lon-
zi «Vai pure ha suscitato in
molte di noi della redazione.
"Vai pure l'abbiamo detto in
tante e in modi diversi, ma il
dopo come si vive, cosa ti ri-
serva?
quotidiano donna
cultura
Carla. Mi sentivo carica di
energie. Intanto è venuta l'estate
e ho fatto una mia estate. Ero
sensazioni di quando ero ragazza
veramente felice. Ritrovavo delle
Pero, mentre da ragazza avevo
l'aspettativa del rapporto con
l'uomo, il che mi teneva in quel-
l'ottica del vivere, adesso avevo
una relazione alle spalle vissuta
con tutto l'impegno possibile per
cenda che si era chiusa in una
me. Avevo alle spalle questa vi-
specie di bilancio concordato, an
che se era, mettiamo, in un certo
senso, un fallimento, però era sta
to un bilancio aperto. Quindi ave-
va alle spalle il problema dell'uo-
mo
Quotidiano donna. Non c'era la
sensazione della mancanza?
Carla. In quel momento non
l'ho avuta. Sentivo che era una
cosa vissuta con quanta necessita
l'avessi vissuta, pero in quel mo-
mento ero chiusa
Quotidiano donna. Consumata...
Carla. Come quando avendo
un figlio grande e non sei più le
gala a questa creatura, ritorni
uni persona autonoma, però non
se una non - madre, sei una ma
dre che ha vissuto la sua mater-
nità lo quindi mi sentivo soddi-
sfatta, se cosi si può dire, perché
Scritti di Rivolta femmini-
lex. che pubblica i libri di Car-
la Lonzi, e la prima casa edi
trice femminista in Italia e in
Europa. Oggi è composta da
nove donne del gruppo a Ri-
volta femminile
I libri pubblicati sono in
vendita nelle principali librerie
ma possono essere richiesti di
rettamente, senza spese di spe
dizione, a Scritti di Rivolta
femminile Pizza Baracca 8.
20123 Milano tel. 02/783665
Il pagamento può essere effet-
luato per contrassegno, o asse-
gno allegato o per versamento
sul c.c.p. n. 12165205
15 maggio 1981
Conversando con Carla Lonzi, autrice di «Vai pure>>
Con il problema
dell'uomo
alle spalle
che la novità è solo...
li, io ero qui: quando ho detto avveniva, perché quegli argomenti
Vai pure ho spento il registra- detti al registratore erano diventa-
tore, sono andata alla porta, l'ho ti una specie di punto fermo...
salutato. Lui ha aperto
re e se n'è andato. Non c'è stata più la speranza di avvicinare l'al-
Non c'è stata
tro alle proprie posizioni...
dialogo e io mi sono trovata sola
e con la sensazione di stare... be
ne
.
Quotidiano donna. ...in un nuovo
rapporto. Come se venissero messe
in luce le diverse angolazioni delle
persone.
arrivata, con l'altro e dici Si, la
relazione è questo, Improvvisa
mente senti che tutto slitta legger-
mente e si presenta una situazione
che ancora non afferri ma che e
un altro aspetto della relazione, Carla. Si, il nuovo rapporto ha
nato proprio da quel parlare in-
.
i suoi aspetti di novità, però sono
no era deciso sulle sue, indipen- sieme... che l'ha fatta come ruo- sempre i primi passi.. mentre
dentemente dall'affetto, dal rap- tare presentandone un altro lato me interessa quando le cose sono
Quotidiano donna. Ti sentivi libe- porto umano, da tutti i coinvol Capisci? Insomma per me fa par- molto avanti. Quello che succede
gimenti possibili. Che cosa sta te della relazione tutto, rottura quando sei in mezzo all'oceano.
succedendo adesso, non lo so. compresa. Per me una rottura non quando sei a dieci metri da
a
Quotidiano donna. Ma non asso
miglia a come era prima...
assomiglia!
Carla. In che senso dici non
Chi è
Quotidiano donna. Non c'è più
lo stesso tipo di emotività di rab-
bia o forse a volte di aggressività.
Comunque non ci sono più le stesse
motivazioni.
Carla. Si, qualcosa è avvenuta:
non siamo più due antagonisti...
Tutto l'antagonismo a me e finito
con questo libro... Cosa c'è allo-
ra! Non lo so ancora, pero vivo
con una certa calma che mi deri
va dal fatto che ho sperimentato
che possa essere sola. Non dico
che sia la stessa cosa che vivere
con lui, però non è cosi...
Quotidiano donna. Sconvolgen.
Carla. Non lo è. Che se capita,
so che ha anche i suoi lati positivi
e so che mi carica di nuove ener-
gie.
Bianca. E' come se due identità
si fossero definite fino in fondo
quindi fosse venuto meno il biso-
gno di fronteggiarsi. Questo mi è
sembrato il punto cui bisogna ar-
rivare. La vera libertà non è quel-
la di stare soli, ma che due iden
tità non si mettano in discussione.
Carla. ...e proprio trovare gli
Un sottile libretto verde ha aperto, a molte di noi, sugli inizi
degli anni '70, una strada che ci avrebbe portate lontano. Gil
leggere quel libretto dal titolo dissacrante Sputiamo su Hegelo
comportava coraggio: costringeva a mettere in discussione cer-
lezze e riferimenti creduti, sino ad allora, definitivi. Scriverlo
poi... richiedeva ancor più coraggio e mostrava una definitiva
scelta di vita che Carla Lonzi aveva fallo in quegli anni lascian
do la sua professione di critica d'arte per dedicarsi al femmini
smo e al suo gruppo Rivolta femminiles. Un filo continuo che
l'ha portata da Sputiamo su Hegel ('70) La donna clitori-
dea e la donna vaginalex (71) al Taci, anzi parlao (78). 11 Ta
ci è un diario di autocoscienza quotidiana dal '72 al 76. Non
tanto un'operazione di memoria, ma .Come se - dice Carla
il passato stesso irrompesse nel presente richiamato dalle sue
analogie con questo. Nel .Taci entrano tutti i temi che diver-
ranno quelli del movimento: l'autoscienza, i rapporti di gruppo,
la sessualità e l'omosessualità, la sorellanza... ma mentre qui la
voce che li filtra è una sola, quella di Carla, nell'ultimo suo libro
il Vai pure ('80) le parti in causa, le voci, sono due. Carla e
il suo compagno, lo scultore Pietro Consagra, analizzano fino in
fondo il loro lungo rapporto, diciassette anni, ognuno contrap-
ponendo il proprio differente modo d'essere e di porsi verso l'al-
tro/a. In un lungo dialogo vengono coinvolti l'immaginario, l'i-
dentità, i sogni, gli scopi... "Vai pure" dice Carla alla fine.
Ma... e dopo le chiediamo. Non voglio sapere come finiro
perché non so cos'è la vita matura. Se è il finire in una coppia
che si sostiene e sclerotizza o se, arrivati a un certo punto, non è
piu congeniale per me riprendere il cammino da sola per un'e
splorazione finale della mia vita...
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