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Rassegna stampa, Oggetto 271

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

Details

  • Title: Rassegna stampa, Oggetto 271
  • Creator: Lonzi Marta
  • Date Created: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Transcript:
    per è clementi dinamici del rapporto non è mai definitiva con nessuno, riva perché li fai sempre la spiri che non siano quelli antagonistici, diventa definitiva a posteriori che sono in fondo, un po' scon- Non ci sono spinte che rimettono tati. E' li che forse qualcosa sta le due persone vicino, nessuna richiamando la mia attenzione ma delle due si sente di fare il primo che ancora io non riesco a defini passo, di riprendere i rapporti di Alla fine dell'estate mi ha tele. re ma neppure lui perché lo vedo rimettersi in contatto. fonato... mi ricordo che dentro di attento e si domanda chi e cosa Quotidiano donna. Forse è pro- me pensavo Speriamo che non si siamo adesso in quest'altra fase. prio quando questa rotazione faccia vivo perché capivo che sa- Quotidiano donna. Quali sono le non c'è che non si ristabilisce il rebbe diventato un problema ri. nuove molle? dialogo... fiutare di nuovo una possibilità d Carla. Ecco, succede che in una tentare, invece si latte vie relazione, di qualsiasi genere, i qualcosa c'è e di nuovo: c'è da risciuto per lui. Carla. Dort se succede, allora un campo grezzo e molto scono molto cauto lui, cautissima io e con un'amica, col tiglio o con i scoprire qualche altra cosa. Una Bianca. Penso anch'io che il dif genitori a un certo punto ti sem- relazione ha tutte le possibilità di ficile viene dopo, in mezzo all'o- che non abbiamo co- bra di saperla fino in fondo. Poi novità solo che tu le colga e mi ceano Isis, quando la a rappor minciato a parlare come di solito esprimi questo momento, a cui sei sembra molto primitivo pensare to diventa complicato, ben rara- Cosi ho chiamato Carla e le ho chiesto un'intervista. Con me e venuta Bianca, una mia amica, molto presa dal libro, molto coinvolta sul piano emozionale. E' venuta, ha detto, per ascol- tare, ma poi, nella casa di Car- la, non ha mantenuto la sua promessa. Le parti cosi si sono tutte mischiate. L'intervistata, sulle prime, è stata proprio Bianca, e Carla le poneva le domande, poi, via via, si è di- panata una lunga conversazio- ne a tre. A me non è restato che il compito di una cronaca fedele. Come dicevo, ha comin- ciato Bianca... Bianca. E dopo, Carla, che suc- cede dopo? Leggere «Vai pures e stato per me come veder realizza- ta una serie di problemi vissuti fino in fondo al punto di ritrovar- vi dialoghi che erano stati i miei in condizioni assolutamente iden- tiche. Tant'è che questo libro me lo sono letto tutto in una volta e più leggevo più stavo male, e più Stavo male più volevo leggere. fino alle ultime pagine. lo perso nalmente adesso mi trovo nel dopo e non è un dopo felice, non è affatto felice. Tant'è che mi chiedo, ma come, ho fatto dieci anni di lotte, per avere questo - e non poteva che essere questo l'approdo - e dunque perché l'infelicitat lo credo di non essere stata mai tanto infelice. Carla. Perché? Bianca. Tutte quelle cose che ho rifiutato o negato perché sicu- ramente non erano giuste, in realtà mi mancino Carla. Per esempio? Bianca. La figura del compa gno cui ho detto Vai pure... Al- lora quando gliel'ho detto crede vo di fare un passo avanti e inve- ce... In realtà sono ferma a quella storia, una storia lunga dieci anni e che ormai è finita da due anni. Per questo il tuo libro mi ha pro- prio stimolata a pensare al do- quello che potevo dare e ottenere per le Carla. Il mio Vai pure era possibilita raggiunto... una rottura in un momento quasi Quotidiano donna. Eri paga... Carla. Ero in pari su questo tranquillo, con molti lati smaltiti: punto, capisci? una cosa quasi pattuita in cui le due posizioni si fronteggiano e ognuno sente che non può cedere la sua parte e capisce che anche l'altro, in fondo, non può cedere, Per me era proprio una rottura desiderat, vevo SUHU GO- gliermi questo logoramento dalla vita, questo dover tirare l'altro sulle mie posizioni e di sentirmi tirata sulle sue. Cosl... Pietro era mie capacità le tosa, lo sai. E infatti in letteratura non c'è generalmente cosa succe- de dopo dieci, quindici, vent'anni di relazione... E una complessità tale quella dell'intreccio delle re- lazioni che, in fondo, non è mai stata molto espressa, né indagata, anche perché il campo delle rela. zioni non è esattamente il campo in cui l'uomo se addentrato. E' casi ci siamo incontrati FIS curiosa Interrogativi. concordanze dubbi, curiosità e voglia di di- scutere. Queste le sensazioni che l'ultimo libro di Carla Lon- zi «Vai pure ha suscitato in molte di noi della redazione. "Vai pure l'abbiamo detto in tante e in modi diversi, ma il dopo come si vive, cosa ti ri- serva? quotidiano donna cultura Carla. Mi sentivo carica di energie. Intanto è venuta l'estate e ho fatto una mia estate. Ero sensazioni di quando ero ragazza veramente felice. Ritrovavo delle Pero, mentre da ragazza avevo l'aspettativa del rapporto con l'uomo, il che mi teneva in quel- l'ottica del vivere, adesso avevo una relazione alle spalle vissuta con tutto l'impegno possibile per cenda che si era chiusa in una me. Avevo alle spalle questa vi- specie di bilancio concordato, an che se era, mettiamo, in un certo senso, un fallimento, però era sta to un bilancio aperto. Quindi ave- va alle spalle il problema dell'uo- mo Quotidiano donna. Non c'era la sensazione della mancanza? Carla. In quel momento non l'ho avuta. Sentivo che era una cosa vissuta con quanta necessita l'avessi vissuta, pero in quel mo- mento ero chiusa Quotidiano donna. Consumata... Carla. Come quando avendo un figlio grande e non sei più le gala a questa creatura, ritorni uni persona autonoma, però non se una non - madre, sei una ma dre che ha vissuto la sua mater- nità lo quindi mi sentivo soddi- sfatta, se cosi si può dire, perché Scritti di Rivolta femmini- lex. che pubblica i libri di Car- la Lonzi, e la prima casa edi trice femminista in Italia e in Europa. Oggi è composta da nove donne del gruppo a Ri- volta femminile I libri pubblicati sono in vendita nelle principali librerie ma possono essere richiesti di rettamente, senza spese di spe dizione, a Scritti di Rivolta femminile Pizza Baracca 8. 20123 Milano tel. 02/783665 Il pagamento può essere effet- luato per contrassegno, o asse- gno allegato o per versamento sul c.c.p. n. 12165205 15 maggio 1981 Conversando con Carla Lonzi, autrice di «Vai pure>> Con il problema dell'uomo alle spalle che la novità è solo... li, io ero qui: quando ho detto avveniva, perché quegli argomenti Vai pure ho spento il registra- detti al registratore erano diventa- tore, sono andata alla porta, l'ho ti una specie di punto fermo... salutato. Lui ha aperto re e se n'è andato. Non c'è stata più la speranza di avvicinare l'al- Non c'è stata tro alle proprie posizioni... dialogo e io mi sono trovata sola e con la sensazione di stare... be ne . Quotidiano donna. ...in un nuovo rapporto. Come se venissero messe in luce le diverse angolazioni delle persone. arrivata, con l'altro e dici Si, la relazione è questo, Improvvisa mente senti che tutto slitta legger- mente e si presenta una situazione che ancora non afferri ma che e un altro aspetto della relazione, Carla. Si, il nuovo rapporto ha nato proprio da quel parlare in- . i suoi aspetti di novità, però sono no era deciso sulle sue, indipen- sieme... che l'ha fatta come ruo- sempre i primi passi.. mentre dentemente dall'affetto, dal rap- tare presentandone un altro lato me interessa quando le cose sono Quotidiano donna. Ti sentivi libe- porto umano, da tutti i coinvol Capisci? Insomma per me fa par- molto avanti. Quello che succede gimenti possibili. Che cosa sta te della relazione tutto, rottura quando sei in mezzo all'oceano. succedendo adesso, non lo so. compresa. Per me una rottura non quando sei a dieci metri da a Quotidiano donna. Ma non asso miglia a come era prima... assomiglia! Carla. In che senso dici non Chi è Quotidiano donna. Non c'è più lo stesso tipo di emotività di rab- bia o forse a volte di aggressività. Comunque non ci sono più le stesse motivazioni. Carla. Si, qualcosa è avvenuta: non siamo più due antagonisti... Tutto l'antagonismo a me e finito con questo libro... Cosa c'è allo- ra! Non lo so ancora, pero vivo con una certa calma che mi deri va dal fatto che ho sperimentato che possa essere sola. Non dico che sia la stessa cosa che vivere con lui, però non è cosi... Quotidiano donna. Sconvolgen. Carla. Non lo è. Che se capita, so che ha anche i suoi lati positivi e so che mi carica di nuove ener- gie. Bianca. E' come se due identità si fossero definite fino in fondo quindi fosse venuto meno il biso- gno di fronteggiarsi. Questo mi è sembrato il punto cui bisogna ar- rivare. La vera libertà non è quel- la di stare soli, ma che due iden tità non si mettano in discussione. Carla. ...e proprio trovare gli Un sottile libretto verde ha aperto, a molte di noi, sugli inizi degli anni '70, una strada che ci avrebbe portate lontano. Gil leggere quel libretto dal titolo dissacrante Sputiamo su Hegelo comportava coraggio: costringeva a mettere in discussione cer- lezze e riferimenti creduti, sino ad allora, definitivi. Scriverlo poi... richiedeva ancor più coraggio e mostrava una definitiva scelta di vita che Carla Lonzi aveva fallo in quegli anni lascian do la sua professione di critica d'arte per dedicarsi al femmini smo e al suo gruppo Rivolta femminiles. Un filo continuo che l'ha portata da Sputiamo su Hegel ('70) La donna clitori- dea e la donna vaginalex (71) al Taci, anzi parlao (78). 11 Ta ci è un diario di autocoscienza quotidiana dal '72 al 76. Non tanto un'operazione di memoria, ma .Come se - dice Carla il passato stesso irrompesse nel presente richiamato dalle sue analogie con questo. Nel .Taci entrano tutti i temi che diver- ranno quelli del movimento: l'autoscienza, i rapporti di gruppo, la sessualità e l'omosessualità, la sorellanza... ma mentre qui la voce che li filtra è una sola, quella di Carla, nell'ultimo suo libro il Vai pure ('80) le parti in causa, le voci, sono due. Carla e il suo compagno, lo scultore Pietro Consagra, analizzano fino in fondo il loro lungo rapporto, diciassette anni, ognuno contrap- ponendo il proprio differente modo d'essere e di porsi verso l'al- tro/a. In un lungo dialogo vengono coinvolti l'immaginario, l'i- dentità, i sogni, gli scopi... "Vai pure" dice Carla alla fine. Ma... e dopo le chiediamo. Non voglio sapere come finiro perché non so cos'è la vita matura. Se è il finire in una coppia che si sostiene e sclerotizza o se, arrivati a un certo punto, non è piu congeniale per me riprendere il cammino da sola per un'e splorazione finale della mia vita...
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