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Rassegna stampa, Oggetto 313

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

  • Title: Rassegna stampa, Oggetto 313
  • Creator: Lonzi Marta
  • Date Created: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Transcript:
    quotidiano donna/ ricerca i bene e se no sorelle ità, conflitti, il dover a tutti i costi volersi bene all'affettività coatta? come superare le barriere, l'altra un'identità autonoma dalla parentela? di dosso per diventare adulte e dirsi le cose senza morirci sopra come succede col fami- lart. E adesso mi pare che el slamo. Grazia. Non sono facili questi rapporti perché non è facile mettersi in discussione fino in fondo... Carla. Purtroppo questo è un tipo di strada che da 1 suoi frutti se la percorri tutta. Se non la percorri interamente puot avere pla danno che se non in percorri per niente. Grazia. Si, perché gunsti un assetto e non riesci a riprodurne un'altro Carla. E poi perché l'altra sente sempre quel punto dove tu ti trinceri: cost non hn la riducia necessaria e lei stessa si tiene un punto dov/ st trincera. E il contro di ve rità mantiene sempre una riserva mentale. Quella riserva mentale pregiudica tutto. E quello che è accaduto nel femminismo dove, quanto pluuna si metteva in gioco, tanto plu poteva poi andare avanti: tutte le remore che hanno fermato, limitato questo pro. cesso si sono ritorte contro. Non essendo arrivata all'alten sponda una si trova in vita plo invivibile di prima: ha perso la quiete apparente che è quella del ruolo, non ha rag- Riunto una sicurezza di coscienza e rimane tormentata. In generale quel femminismo che ha buttato sulla piazza tanta Angoscia femminile, tanta problematica, esigenze, in- soddisfazioni senza tirare le conseguenze ha finito per danneggiare la causa delle don. ne perché ha messo l'uomo di fronte a un materiale umano che è lui & interpretare e Indirizzare con la sua cultura e la sua coscienza se non lo fai te fino all'ultimo. Quindi hai dato alla controparte una visuale del territorio senza essere tu a decidere cosa fare del territorio. Cosi decide lul. E questo è un problemu. Marta. La controparte ha una tendenza a clnborre l'esperienza umann nostra in un modo che è proprio quello che rifluti. Caria. Ha una cultura, noi non ce l'abbiamo, allora tutto questo svisceramento che non porta pot & una cultura, cioè una coscienza nostra, a una costellazione di indivt. dui donne coscienti, dà all'altro la possibilità di capire, quindi di gestire meglio la con dizione femminile. E rimasto questo conato di liberta, di individuazione che pot non si realizza, allora viene rafforzata tutta l'altra parte, Grazia. Ha dito struments, Informazioni... Caria. Tutto questo doveva essere un momento per arrivare poi a poter intervenire not nel mondo e vedere noi le sue contraddizioni, contrastando quella culture che si basi su un unico punto di vista. D'altra parte se non ce n'è un altro... Un'aspirazione che non si realizza non c'è problema, l'uomo assume tutto lui. Marta. E nello stesso tempo tra le donne questo grande sforzo che non ha portato a niente le riconduce... Carla. All'ovile. Stiamo vivendo questo Marta. Non puoi avviare un processo di smantellamento senza ragglungere uno sbocco. Le generazioni che vengono dopo, è chiaro, 11 fallimento della madre lo colgono imme. diatamente Carla. E poi fanno diversamente dalla madre. Marta, se non arriva in madre a trasmettere uno sbocco la figlia non la segue. To stes. sa non la seguire. L'istinto di salvarsi e troppo forte. Inviti proprio a passare dalilal. tra parte. Tutte le volte è successo coal Carla. Si rilancia l'emancipazione, adesso ha un credito che i veva perso anno Grazia. Sono stati raccolti alcuni contenuti... Marta. Sono sempre que contenuti che danno un'apparenza di vitalita all'emancipa. zione . Grazia. E Marta cosa ha provato leggendo Tael, anzi parla?.. Marta. Ho avuto una gamma di sensazioni, pero he prevalso questo senso di un'altra rutalità della famiglia: e... invece siamo solo sorelle E' un po' difficile scrivere e dire quello che penso, non ci sono più abituata o forse perché problemi che fino a poco tempo fa mi porevo, ora non if sento plà. E' una chiusura totale la mia o forse paura dil essere fraintesa. Con mia 80. Tella non riesco ad essere me stessa, pero sempre che mi gludichi e lo fa, non riesco ad aprimi o forse non voglio. Ho un carattere piuttosto fragile, mo let sembra che se ne approfitti di questo. Una volta non era cosi, da piccole si stava sempre insieme, un po' volendoci bene, un po' Iti. gando. Poi ci siamo perse, let per una strada, to totalmen. te per un'altra, I nostri appuntamenti sono appuntamenti tristi. Ci ritroviamo quando una delle due ha l'acqua alla gola, ha la pancia grossa (lo) o qualche altra cosa. Di chi e la colpa, o meglio, c'è una colpa? Non lo so, probabilmente se non fossimo state sorelle avremmo potuto essere buone amiche. La convivenza e difficile, a me va stretta. Forse tanti sbagli potremmo anche recuperarif se to non foss! fossilizzata sut miei bet Mbroni e se lei non fosse cosi tanto piena di sé. Le verità mi hanno sempre sconvolto e tante volte penso che le sf ritenga la sede dell'umano sapere. Che sia in gamba questo è fuor di dubbio, ma dovrebbe es. sere un pochino, come dire, piu di questo mondo. Non è un delitto essere quelle che sf e, le persone vanno capite e comunque rispettate. Let questo non lo fa più da tanto tempo marzia MA GUARDA TE CHE MI TOCCA FARE DA HAMMA ALLA MIA SORELLA GRANDE Ebbene si, questa è la mia sorellotta. Da grande sarà ! bastone della mia vecchiala se nel frattempo non sarà in vigore la pra tien delia catanasta, che t! Invita a dire la tua, 1 chiarire. Quando l'ho letto, gil scogli fra noi erano già sta- ti superati. Nel libro c'è una serie di episodi che lo naturalmente avevo vissuto dalla min perte ed è stata una sorpresa vedere come Carla II inquadrava e viveva. Nel momen to in cui le è uscita fuori anch'io sono stata spinta a trovare un'uscita. Questo è 1'n. spetto stimolante che poi vorrel portare molto a fondo. Carla. Quando accetta che le verita sono individuali e multiformi, e però devono trovat re un toro punto di accordo, non c'è plo quell'ocenimento come quando t: illud che la verità e una che tu devi portare l'altra alla tua verita e l'altra ti vuole portare alla sua. Credi che è un sollievo, e un altro vivere. Chi se la plgllava come missione, come me, chi se la pigilava come sopruso, come prevaricazione di quella che crede di avere una misstone, come lel. E ognuna, dal proprio angolo visuale non poteva che viverla come miastone e come sopruso fintanto che non capisci cosa c'è dietro quella missione e quel senso di sopruso Grazia Missione come portatrice di verita? Carla. Come elemento suscitatore di verita. Allori puoi fare del gesti che non tengono in considerazione l'altra in quanto individuo, ma in quanto oggetto della tua misstone. Quando ti rendi conto che, nonostante la tua buona volonta, hai la tua parte di errore, che credendo di rispettare gli altri non li puoi rispettare davvero perché è solo quando Ril altri si rivelano che tu capisci chi sono e il duol rispettare, hai questa scelta, e quel punto sdrammatizzl, accetti la tua parte di eirore. Marta. La drilmmnticita per me è collegata al fatto che l'altro non è disponiblle. In Tapporti impostati cosi le drammaticita è sempre creata dallo stop che l'altra mette improvvisamente, per bisogni suoi, per difese, certo, pero anche tu nello stesso tempo sel arrabblata perché non ti stal difendendo e quella decide di difendersi. Allora dici Scusa, mi armo anch'io.. Carla. Però c'è quella che ha bisogno di tempo, e lo lo capisco che non puo in quell'in. contro, in quel momento dare tutto e risolvere. Non si risolve entro stasera, va bene. Piano piano sono arrivita & Lccorgermi e apprezzare quello che la situazione che si sta muovendo, sia darida. Non sono pla coal Impaziente come potevo essere Marla. Nel momento in cui capisce che questo processo di verità è soggettivo nel rap- porto con gli altri, hai molto amore per la tua verità soggettiva, naturalmente, allora hal molto amore per la verità dell'altro. Perché c'è come una coincidenza. Prima dice: vo che c'erano nel libro queste verita di sorpresa derivate dall'episodto in comune in cul so vedo la mia parte e poi Carin si rivela con un errovellto assolutamente impensa bile, allora viene anche un po' di humour sul rapporti perché capisci che questo è cto che accade. Pot vengono fuori gli aspetti che sono proprio miel, per esempio mi sono sentita centrata su delle caratteristiche fondamentali. Nel libro ci sono delle frasi che Carla da come dati oggettivi: collezionando una serie di momenti e di situazioni arriva & una sintesi che coglie la persona nella sua verita prevalente, ecco. Cosi ho ricevuto un'oggettivazione che mi ha dato molta sicurexzo, perché to sono sempre dentro di me, non so quanto viene fuort mettlatho una mia lenita. Non lo so, perché pol son smentita dal rapporti; questa mia lealta viene presa come strafottenza, capita conti nuamente. Quando ho visto che dal rapporto di coscienes mi estata riconosciuta, ho preso forza. Ho capito che quella lealta che avevo messo anche in altri rapporti ed era stata interpretata male, ricadeva su degli inciampi relativi a questi. Io Il dato di fatto di me non lo posso sapere se non me lo rivela un'altra persona. E' un'oggettivazione di me, sento che esisto. Carla. Nel diario a forza di analize, di indagare e di mettermi in gioco lo per tutta quella parte che mi può far vedere le cose in modo interessato, finalmente mi sembra di nvere toccato una realta veru. E anche per me e importante che tu mi dla la confer- M. Hai detto questo di me e effettivamente mi sento coal. Marta. Sulin realta va bene. Il fatto e che devo essere pronta a accettare di avere un ispetto, chiamiamolo negativo. Egocentrica, oppure che appena mi si presenta il de- stro tendo a impormi. E' sempre l'osservazione dell'altra che smaschera i meccanismi che hai. Rivela cosi la disponibilita della tua coscienza, se è pronta oppure no Grazla. Anche perché non è detto che l'altra abbia colto glusto. Da li puoi iniziare 11 confronto, puol trovare un terreno comune in cui indagare. Mart. Si, perché l'altra, nel momento in cui afferma che sel egocentrica si mette in gioco, infatti puo risultare che e lel egocentrice Carla. Allora il sie dato il via a un qualcos su cui ognuno stara molto attenta per ve dere quale il punto di verita di questo giudizio. Grazia. In questa pagina di Q.d. sarebbe bello riuscire a mettere a fuoco questi alti e basst del rapporto tra sorelle: questa conflittualità, spesso indotta dai genitori. Carla. Pio che industone forse è una concomitanza Marta E' che le sorelle hanno questo punto di riferimento in comune. Carla. C'è una lotta alla conquista di un posto stabile nell'affetto e nella stima del ge- nitori Grazia. Io che sono figila unica non riesco & renderme conto. Per me e tutto liscio per cui, dopo, 11 rischio è stato quello di crescere con un egoismo di fondo, poi compensato da circostanze successive. Ma certo sono state abituata a avere tutto per me: tutto l'affetto era per me. Carla. Non sei abituata ulottare per ottenere la tua parte. Gruzia. Pero ho perso allorn 11 placere del condividere, che è quello, no? Il buono e il cattivo. E quindi il piacere di avere un appoggio, anche questi rapporti, se poi li riesce a risolvere, come nel vostro caso, diventano belll tre sorelle. , , Marta, Ho capito che adesso le mie figlie sono in un momento in cui tendono a questo obiettivo. Infatti mi hanno chiesto . Ma tu andavi d'accordo con Carla anche da picco- 18?, perché vogliono sapere se anche loro possono arrivare... Grazia. A questa coeslone... Marta. Hanno l'esigenza di capire se è colpa dell'una o dell'altra che questo obiettivo ancora non si realiza Il libro .Taci anzl paria. Diario di una femminista, pagg. 1300 lire 8.500 si trova nelle II brerle, ma può essere richiesto direttamente a: Scritti di rivolta femminile sdt p.xxn Baracca 8 Milano 20123 c.c.p. 12165205.
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