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Rassegna stampa, Oggetto 53

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

  • Title: Rassegna stampa, Oggetto 53
  • Creator: Lonzi Marta
  • Date Created: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Transcript:
    espone sui mali d'Italia. Su sione medicalizzato che egli locemente sintetico Woneve. come classificarli, ma soprattut- to, su come curarli. il manifesto la talpa libri giovedi 11 gennaio 1996 DELINQUENTI E GENI, DESTINO E RIFORMABILITA' SOCIALE, OTTIMISMO DEL PROGRESSO E PESSIMISMO DETERMINISTA. Il destino DAVIDE BIDUSSA C ESARE LOMBROSO è stato as sunto definitivamente nel pantheon nazionale co- me il classificatore stravagante, l'uomo dell'Atlante antropolo gico che accumula volti, espres- sioni, fisionomiche per cavare una struttura dei tipi sociali. Una costruzione di cladistica sociale dove i vari quadrati del puzzle sociale sono costituiti da forme dell'essere compiute e non trasformabili, medicalmen- te curabili - e perciò passive cui dedican antonioni con cuo Il positivismo sociale di un intellettuale organico cornere Prombroso fu anche dell'Italia liberale. «Delitto, genio, follia, questo. Ma a circa un secolo dal- cho si mediti con pile alienziono un'antologia degli «Scritti sceltis di Cesare Lombroso a questo intellettuale organico dell'Italia liberale, che dall'Italia liberale fu onorato, ma che con temporaneamente, dell'Italia li- berale non aveva un'immagine aurea. Nel gergo comune Cesare Lombroso, & velocemente dive- nuto una categoria di giudizio, Spesso a doppia uscita. Con wlombrosiano si intende, infat- ti, alternativamente talora un ti- po sociale che sta nella scala ti- ADELINQUENZA, dopo la pologica delle figure esemplari pellagra e il cretinismo, (dal scretinos al apellagrosos, fonda il campo applicato dal «brigante al malfattore mo- della ricerca di Cesare Lombro- demo, per terminare con lo so. Ma, non in funzione della spazzacamino - valdostano, si classificazione, bensl sempre badi bene-e, ancor più sorprente più appassionatamente in rela- dente-o almeno divertente per zione alla terapia. E' per questo il lettore odierno - con il cicli- che, rispetto al tema della delin sta, come una delle forme attra- quenza, la sua analisi trascura il verso le quali può prendere fi- tema dei codici per concentrarsi sionomia il delinquente): talal. sulla fenomenologia dei singoli tra s'intende la mania della clas- delinquenti. Ma è anche, e so- sificazione. prattutto per questo, che l'anali- si della delinquenza non divie ne per lui la costruzione di un idealtipo. Lentamente Lombroso giunge alla concettualizzazione che il delinquente non è una catego- ria, bensì una condizione, dunque che dietro ad essa si ce- lino le storie che producono il delinquente specifico, che esso tipizzabile, ma che non lo è in è relazione al delitto, ma solo co gliendo quei dati indiziari cui negli stessi anni si dedicava Gio- vanni Morelli, per individuare 0 UESTO DOPPIO aspetto non esce smentito dall'antolo gia curata da Delia Friges- si, Ferruccio Giacanelli, Luisa Mangoni per la casa editrice Bollati Boringhieri. Tuttavia, il complesso di questa silloge per molti aspetti indispensabile di Cesare Lombroso non esiste pra: ticamente opera disponibile in libreria - non si segnale per la conferma di questo giudizio. Ciò che è importante e anche inno- vativo è il taglio analitico che si delinea attraverso l'organizza- zione antologica degli scritti di Lombroso. Chi, anche carico di pregiudizio negativo si mettesse a sfogliare queste pagine, scopri- rebbe una dimensione wintri- gente delle pagine di Lombro- SO. Cesare Lombroso ha conti- nuato - e sotto questo profilo l'osservazione di Luisa Mangoni coglie nel sogno per tutta la sua vita a scrivere un solo libro, e ogni volta a emendarlo, a correg gerlo e a integrarlo. Questo libro, il cui titolo fittizio potrebbe es Jassi dell'uomo associato, corricorrenti, sponde bene a un'epoca in cui la Ma se e il delinquente il pro medicina sociale e le scienze ap- blema, e, ancor di più, la storia e il contesto che lo producono co plicate (per esempio di un Paolo Mantegna e di un Lessonstituiscono il vero modo de af hanno come prima preoccupa- frontare - compreso il rapporto zione quella di indagare le ma con la sanzione penale per cui è nifestazioni di un fenomeno già a lui chiaro che uno spartia que separa ricchi e poveri di fronte alla giustizia e dunque ela legge non uguale per tutti - non deve sorprendere che dietro la continua analisi proposta da Lombroso si call una domanda costante: quella della riformabi- lità o meno della società, della correzione dell'individuo, quel- la del superamento delle condi- zioni in cui si esprime la malavi. ta. ELL'ITALIA appena unifica ta non stupisce che Lom- broso esprima a tinte forti il panorama delle popolazioni meridionali - in particolare quelle della Calabria di cui ha una conoscenza diretta come medico militare - col come non stupisce il suo giu- dizio pesante sul feno- meno del brigantaggio. Ciò che deve far riflet- tere è come lo scienzia- to civile Cesare Lom- broso riflette sulla geo- grafia medica e sulla vi- Lo scorrere del tempo e degli anni trasformano profondamen te la sua stessa analisi. Lenta- mente il processo unitario gli come un processo giu- appare come un processo giu- stapposto affatto volon- Foto segnaleti taristico - e perciò in che da «La poli- netta contraddizione ce, une histoi- con tutta la sua filosofia reo. Nella pagi- della storia che vede i na accanto Du- processi rivoluzionari chenne de Bou- sedimentati soltanto in logne studia la conseguenza di un lon- fisionomia uma to lavoro del tempo nasui pazienti a sulle cose e sugli uomi- suon discariche ni - cui contrappone elettriche l'idea di sedizione co- me moto improvviso, non stori- camente fondato e perciò susci- tatore soltanto di reazioni miso neiste. Se ancora fino a tutti gli anni ottanta Lombroso è profonda- mente convinto che sia suffi- ciente individuare la dinamica del disagio sociale per interveni- re- magari anche pesantemente - efficacemente per correggerlo e normalizzarlo, fino a elimi- narlo, negli ultimi venti anni della sua vita questa visione, more suo riformatrice, cede sempre più spazio a un pessimi- smo sociale e umano che deve far riflettere. , è profonda- mente radicata l'idea che chi ha una visione lineare del tempo abbia un'immagine progressiva E' questo un percorso testimo della storia, mentre chi ha una miato che tutte e tre le parti tema visione circolare del tempo avrà tiche che compongono l'antolo un'immagine e una filosofia gla: quella attenta al tema della pessimistica della storia. La vi- terapia medica, curata da Fercenda Lombroso mostra che ruccio Giacanelli, quella della quest'immagine delle ideologie sociologia della devianza, cura è troppo semplice e comunque ta da Delia Frigessi, quella del complessivamente sbagliata. l'analisi della fisiologia sociale, curata da Luisa Mangoni. Lungo l'arco di un cinquantennio, tra i primi scritti della metà degli an- ni cinquanta, e gli ultimi di ini- zio secolo, ciò che muta sostan- zialmente è lo sguardo comples. sivo sulla società, soprattutto co- me intervenirvi per trasformarla e normalizzarla. Questo deve non da ultimo in- durci a rivedere profondamente la sintesi troppo affrettata che si ha del cosiddetto positivismo OMBROSO mantiene per tutta la sua vita un impian to filosofico di tipo positi- vista, ma questo non lo esime dall'interrogarsi, anche in ma- niera inquietante, sulla reforma- bilità della società, sul suo pos- sibile miglioramento. In man canza di una classe politica ca- pace di accentrare in sé, almeno un disegno di tipo riformatore, non è senza significato che negli ultimi anni della sua vita egli si interroghi sulla ipnosi e sullo spiritismo come vie attraverso la quali scopre nuove dimensioni dell'umano e, contemporanea- mente, riconosce alle «folles-le stesse che in quegli anni Gustav Le Bon spersonalizzava sino a farle divenire «cosa inauguran- do un gergo e un'immagine che almeno sul piano scientifico so- lo più di un quarantennio dopo Georges Lefebvre avrebbe inizia- to sistematicamente a demolire - la capacità di esprimere una qualche parvenza di razionali tà politica Forse non molto, ma certo questo non è ciò che nel gergo quotidiano siamo abituati a defi- nire come clombrosiano Cesare Lombroso DELITTO, GENIO, FOLLIA. SCRITTI SCELTI (a cura di) Frigessi, Giacanelli, Mongoni Bollati Boringhieri pp. 996 . £. 120.000
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