espone sui mali d'Italia. Su
sione medicalizzato che egli locemente sintetico Woneve.
come classificarli, ma soprattut-
to, su come curarli.
il manifesto
la talpa libri
giovedi 11 gennaio 1996
DELINQUENTI E GENI, DESTINO E RIFORMABILITA' SOCIALE, OTTIMISMO DEL PROGRESSO E PESSIMISMO DETERMINISTA.
Il destino
DAVIDE BIDUSSA
C
ESARE LOMBROSO è stato as
sunto definitivamente nel
pantheon nazionale co-
me il classificatore stravagante,
l'uomo dell'Atlante antropolo
gico che accumula volti, espres-
sioni, fisionomiche per cavare
una struttura dei tipi sociali.
Una costruzione di cladistica
sociale dove i vari quadrati del
puzzle sociale sono costituiti
da forme dell'essere compiute e
non trasformabili, medicalmen-
te curabili - e perciò passive
cui dedican antonioni con cuo Il positivismo sociale di un intellettuale organico
cornere Prombroso fu anche dell'Italia liberale. «Delitto, genio, follia,
questo. Ma a circa un secolo dal-
cho si mediti con pile alienziono un'antologia degli «Scritti sceltis di Cesare Lombroso
a questo intellettuale organico
dell'Italia liberale, che dall'Italia
liberale fu onorato, ma che con
temporaneamente, dell'Italia li-
berale non aveva un'immagine
aurea.
Nel gergo comune Cesare
Lombroso, & velocemente dive-
nuto una categoria di giudizio,
Spesso a doppia uscita. Con
wlombrosiano si intende, infat-
ti, alternativamente talora un ti-
po sociale che sta nella scala ti- ADELINQUENZA, dopo la
pologica delle figure esemplari pellagra e il cretinismo,
(dal scretinos al apellagrosos, fonda il campo applicato
dal «brigante al malfattore mo- della ricerca di Cesare Lombro-
demo, per terminare con lo so. Ma, non in funzione della
spazzacamino - valdostano, si classificazione, bensl sempre
badi bene-e, ancor più sorprente più appassionatamente in rela-
dente-o almeno divertente per zione alla terapia. E' per questo
il lettore odierno - con il cicli- che, rispetto al tema della delin
sta, come una delle forme attra-
quenza, la sua analisi trascura il
verso le quali può prendere fi- tema dei codici per concentrarsi
sionomia il delinquente): talal. sulla fenomenologia dei singoli
tra s'intende la mania della clas- delinquenti. Ma è anche, e so-
sificazione.
prattutto per questo, che l'anali-
si della delinquenza non divie
ne per lui la costruzione di un
idealtipo.
Lentamente Lombroso giunge
alla concettualizzazione che il
delinquente non è una catego-
ria, bensì una condizione,
dunque che dietro ad essa si ce-
lino le storie che producono il
delinquente specifico, che esso
tipizzabile, ma che non lo è in
è
relazione al delitto, ma solo co
gliendo quei dati indiziari cui
negli stessi anni si dedicava Gio-
vanni Morelli, per individuare
0
UESTO DOPPIO aspetto non
esce smentito dall'antolo
gia curata da Delia Friges-
si, Ferruccio Giacanelli, Luisa
Mangoni per la casa editrice
Bollati Boringhieri. Tuttavia, il
complesso di questa silloge per
molti aspetti indispensabile di
Cesare Lombroso non esiste pra:
ticamente opera disponibile in
libreria - non si segnale per la
conferma di questo giudizio. Ciò
che è importante e anche inno-
vativo è il taglio analitico che si
delinea attraverso l'organizza-
zione antologica degli scritti di
Lombroso. Chi, anche carico di
pregiudizio negativo si mettesse
a sfogliare queste pagine, scopri-
rebbe una dimensione wintri-
gente delle pagine di Lombro-
SO.
Cesare Lombroso ha conti-
nuato - e sotto questo profilo
l'osservazione di Luisa Mangoni
coglie nel sogno per tutta la sua
vita a scrivere un solo libro, e
ogni volta a emendarlo, a correg
gerlo e a integrarlo. Questo libro,
il cui titolo fittizio potrebbe es
Jassi dell'uomo associato, corricorrenti,
sponde bene a un'epoca in cui la Ma se e il delinquente il pro
medicina sociale e le scienze ap- blema, e, ancor di più, la storia e
il contesto che lo producono co
plicate (per esempio di un Paolo
Mantegna e di un Lessonstituiscono il vero modo de af
hanno come prima preoccupa- frontare - compreso il rapporto
zione quella di indagare le ma con la sanzione penale per cui è
nifestazioni di un fenomeno già a lui chiaro che uno spartia
que separa ricchi e poveri di
fronte alla giustizia e dunque ela
legge non uguale per tutti -
non deve sorprendere che dietro
la continua analisi proposta da
Lombroso si call una domanda
costante: quella della riformabi-
lità o meno della società, della
correzione dell'individuo, quel-
la del superamento delle condi-
zioni in cui si esprime la malavi.
ta.
ELL'ITALIA appena unifica
ta non stupisce che Lom-
broso esprima a tinte forti
il panorama delle popolazioni
meridionali - in particolare
quelle della Calabria di
cui ha una conoscenza
diretta come medico
militare - col come
non stupisce il suo giu-
dizio pesante sul feno-
meno del brigantaggio.
Ciò che deve far riflet-
tere è come lo scienzia-
to civile Cesare Lom-
broso riflette sulla geo-
grafia medica e sulla vi-
Lo scorrere del tempo e degli
anni trasformano profondamen
te la sua stessa analisi. Lenta-
mente il processo unitario gli
come un processo giu-
appare come un processo giu-
stapposto affatto volon-
Foto segnaleti taristico - e perciò in
che da «La poli- netta contraddizione
ce, une histoi-
con tutta la sua filosofia
reo. Nella pagi- della storia che vede i
na accanto Du- processi rivoluzionari
chenne de Bou- sedimentati soltanto in
logne studia la
conseguenza di un lon-
fisionomia uma to lavoro del tempo
nasui pazienti a sulle cose e sugli uomi-
suon discariche ni - cui contrappone
elettriche
l'idea di sedizione co-
me moto improvviso, non stori-
camente fondato e perciò susci-
tatore soltanto di reazioni miso
neiste.
Se ancora fino a tutti gli anni
ottanta Lombroso è profonda-
mente convinto che sia suffi-
ciente individuare la dinamica
del disagio sociale per interveni-
re- magari anche pesantemente
- efficacemente per correggerlo
e normalizzarlo, fino a elimi-
narlo, negli ultimi venti anni
della sua vita questa visione,
more suo riformatrice, cede
sempre più spazio a un pessimi-
smo sociale e umano che deve
far riflettere.
, è profonda-
mente radicata l'idea che chi ha
una visione lineare del tempo
abbia un'immagine progressiva
E' questo un percorso testimo della storia, mentre chi ha una
miato che tutte e tre le parti tema
visione circolare del tempo avrà
tiche che compongono l'antolo un'immagine e una filosofia
gla: quella attenta al tema della pessimistica della storia. La vi-
terapia medica, curata da Fercenda Lombroso mostra che
ruccio Giacanelli, quella della
quest'immagine delle ideologie
sociologia della devianza, cura
è troppo semplice e comunque
ta da Delia Frigessi, quella del complessivamente sbagliata.
l'analisi della fisiologia sociale,
curata da Luisa Mangoni. Lungo
l'arco di un cinquantennio, tra i
primi scritti della metà degli an-
ni cinquanta, e gli ultimi di ini-
zio secolo, ciò che muta sostan-
zialmente è lo sguardo comples.
sivo sulla società, soprattutto co-
me intervenirvi per trasformarla
e normalizzarla.
Questo deve non da ultimo in-
durci a rivedere profondamente
la sintesi troppo affrettata che si
ha del cosiddetto positivismo
OMBROSO mantiene per
tutta la sua vita un impian
to filosofico di tipo positi-
vista, ma questo non lo esime
dall'interrogarsi, anche in ma-
niera inquietante, sulla reforma-
bilità della società, sul suo pos-
sibile miglioramento. In man
canza di una classe politica ca-
pace di accentrare in sé, almeno
un disegno di tipo riformatore,
non è senza significato che negli
ultimi anni della sua vita egli si
interroghi sulla ipnosi e sullo
spiritismo come vie attraverso la
quali scopre nuove dimensioni
dell'umano e, contemporanea-
mente, riconosce alle «folles-le
stesse che in quegli anni Gustav
Le Bon spersonalizzava sino a
farle divenire «cosa inauguran-
do un gergo e un'immagine che
almeno sul piano scientifico so-
lo più di un quarantennio dopo
Georges Lefebvre avrebbe inizia-
to sistematicamente a demolire
- la capacità di esprimere una
qualche parvenza di razionali
tà politica
Forse non molto, ma certo
questo non è ciò che nel gergo
quotidiano siamo abituati a defi-
nire come clombrosiano
Cesare Lombroso
DELITTO, GENIO, FOLLIA.
SCRITTI SCELTI
(a cura di) Frigessi, Giacanelli, Mongoni
Bollati Boringhieri
pp. 996 . £. 120.000
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