L'antello raffigura un episodio della vita di San Giovanni Damasceno, personaggio di prima grandezza nella storia della teologia bizantina, nonché insigne dottore nella storia della Chiesa universale. Vissuto nel VII secolo e natio di Damasco, durante il regno dell’imperatore Leone III l’Isaurico San Giovanni Damasceno è ingiustamente calunniato per mezzo di una falsa lettera. Il Santo è punito con il taglio della mano destra, poi riattaccata per intervento miracoloso della Madonna. È patrono dei pittori, dei disabili (mancanti di qualche arto) e dei farmacisti. Il ricordo di quest’ultimo patronato spiega come mai la vetrata V25 sia stata offerta dalla corporazione degli Speziali. L'opera fu realizzata in una prima fase tra il 1479 e il 1489. Il pannello presenta numerosi rifacimenti ottocenteschi e raffigura il Santo alle prese con incarichi di prestigio in virtù delle indubbie qualità morali.
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