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Una sorella (chi?) con la testa appoggiata sulla mia nuca in una specie di
intreccio (simile a quello di una coppia in un quadro di Munch) mi vomita
sul collo, &ux Avverto l'impressione di bagnato. Le chiedo "Sorella mia, che
fai?". Poi mi sembra che anche Pietro ci vomiti.
Una festa di femministe in casa di Jacqueline, c'è anche Carla: la contrad-
dico, ma spiegandogliene la ragione, lei mi guarda con compatimento misto
a disprezzo.
Ritva vuole incidere di più che attraverso i libretti di Rivolta, mi chiedo
se ci riuscirà. Anch'io avrei voluto, adesso mi pare impossibile e quindi
sono in pace. Bisogna vedere cosa mi succederebbe se l'ipotesi di Ritva
si realizzasse.
Leggo Lacan: a momenti mi sembra una smentita completa a volte mi dà confer-
me tangibili che sono nel cammino giusto. Per esempio, come parla della ve-
rità "parente della morte", quando afferma che"success" e "felicità" sono
antitetici alla psicanalisi, oppure quando vede in Freud "la preoccupazione
propriamente cristiana dell'autenticità del movimento dell'anima", ecc. An-
che solo una lettura mi porta attrave le montagne russe di sensazioni op-
poste.
Pietro ha vuotato il sacco: mi addebita la repressione della sua aggressi-
vità e conseguente stato mentale di abbattimento. Però via via che parlava
si accorgeva di avere solo accettato una realtà meno gratificante di quel-
la da giovane: gli altri ti trascurano, si parla sempre dei giovani, io
stessa facevo questo con lui, ma perchè "ero" giovane- però lo avevo aiuta-
to a tenere viva l'autenticità nei momenti difficili quando, abituato alla
notorietà, ti arrampicheresti sugli specchi. Ho sempre parteggiato per il
suo lato autentico, non è colpa mia se le prove a volte sono dure. "Certo,
non puoi abbandonare l'aggressività se non abbandoni il mito delle imprese
che l'aggressività ti assicura" gli ho detto, Dupo, a letto, si è conclusa
la tensione dei discorsi in un'improvvisa pace e gli è venuta voglia di gio-
care era come un bambino sognante che strusciava 11 viso su di me, mi ba-
ciava mentre io leggevo e, seppure mezzo sorridendo, non potevo dargli più
di cosi.
Cito da Lacan. Freud dica che tre promesse non si possono mantenere: educa-
re, governare, psicanalizzars. Una frase "L'inconscio è meno profondo che
inaccessibile all'approfondimento cosciente" mi dà un po' la chiave del
mio fastidio della profondità.
Cara "arla, ti aspettavo sull'autenticità del tuo lavoro. Avevo preso per
autocoscienza la maniera con cui dicevi che gli uomini fanno sempre le cose
in grande e tu volevi mostrare che sono piccole cose se ci si toglie la ma-
nia di grandezza, eternità, ecc. Quando dicevi che facevi dei gesti non
corrotti e ci meditavi sopra la sera. Per difendere l'autenticità del tuo
lavoro ho finito per rompere con Marilisa che trovava le tue cose dei piatti
riscaldati con la bravura di chi sa come va il mondo. Adesso cade l'episo-
dio delle lenzuola. La cosa brutta? Non l'hai capita? Non te la dirò.
Pero, se è vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio, la tua creati-
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