Noi diciamo all'uomo, al genio, al visionario razionale
che il destino del mondo non è nell'andare sempre
avanti come la sua brama di superamento gli prefigu-
ra. Il destino imprevisto del mondo sta nel ricomincia-
re il cammino per percorrerlo con la donna come sog-
getto.
Riconosciamo a noi stesse la capacità di fare di questo
attimo una modificazione totale della vita. Chi non è
nella dialettica servo-padrone diventa cosciente e in-
troduce nel mondo il Soggetto Imprevisto.
Asseuso della stouna doi
celebratici dell' aute
Milano, harro 1971
La creatività maschile ha come interlocutore un'altra
creatività maschile, ma come cliente e spettatrice di
questa operazione mantiene la donna il cui stato e-
sclude la competitività. La donna è condizionata in
Prendendo coscienza della sua condizione in rapporto
alla creatività maschile, la donna si scopre con due
possibilità: una, quella usata fino ad ora, di raggiunge-
re la parità sul piano creativo definito storicamente
dal maschio, per lei alienante e riconosciutole dall'uo
mo con indulgenza; l'altra, quella che il movimento
femminista sta cercando, della liberazione autonoma
della donna che recupera una sua creatività alimentata
nella repressione imposta dai modelli del sesso domi-
nante.
Partecipare alla celebrazione della creatività dell'uo-
mo significa cedere all'adescamento storico della no-
stra colonizzazione nel suo episodio culminante se
condo la strategia del mondo patriarcale. Privo della
donna il culto della supremazia maschile diventa uno
scontro caratteriale fra uomini.
Assentandoci dai momenti celebrativi della manifesta-
zione creativa maschile noi non diamo un giudizio
ideologico sulla creatività né la contestiamo, ma, rifiu-
tandoci di accoglierla, mettiamo in crisi il concetto
che il beneficio dell'arte sia una grazia somministrabi-
le. Non credere piú a una liberazione di riflesso fa u-
scire la creatività dai rapporti patriarcali.
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