Il Real Bosco e la sua storia

Gli edifici storici del Real Bosco di Capodimonte

Veduta del Palazzo Reale e Museo di Capodimonte dal cortile interno (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

Il Palazzo Reale e il Real Bosco

Quando il re Carlo di Borbone arrivò a Napoli nel 1734, decise di commissionare una nuova dimora sulla collina di Capodimonte per le sue due grandi passioni: la caccia e la sua collezione d'arte. Il Palazzo fu costruito all'interno di un bosco naturale dall'architetto Giovanni Antonio Medrano, per esporre la Collezione Farnese. Il re portò la collezione a Napoli dalle sue residenze precedenti, Roma e Parma.

Ingresso ai sentieri del Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

Il progetto di Ferdinando Sanfelice

Nel 1742 l'assetto del Real Bosco, con la sua superficie di oltre 130 ettari, fu affidato all'architetto e scenografo Ferdinando Sanfelice. Egli, sfruttando il territorio a disposizione, riuscì a fondere prospettive audaci con scenografici scorci. Sanfelice organizzò l'ingresso principale del parco, noto come Porta di Mezzo, con una grande area ellittica dalla quale si aprono cinque lunghi viali, intersecati da percorsi laterali.

Chiesa di San Gennaro, Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

La Chiesa di San Gennaro

All'interno del Real Bosco esistono tuttora diversi edifici storici: alcuni originariamente erano residenze di corte, mentre altri erano usati come fabbriche, o per l'allevamento di animali e altri usi agricoli. Tra questi, la chiesa di San Gennaro fu eretta da Ferdinando Sanfelice per volere di Carlo di Borbone nel 1745. L'iscrizione su una lastra di marmo sopra l'ingresso ne ricorda la commissione.

Chiesa di San Gennaro, Interno, Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

La Chiesa di San Gennaro

La Chiesa fu eretta ad uso della popolazione del Real Bosco, all'epoca piuttosto numerosa. Per adornare l'interno della chiesa, a partire dal XVIII secolo furono commissionate alcune opere d'arte, tra cui una grande immagine di San Gennaro, e quattro statue dedicate ai santi protettori della famiglia del re: San Carlo, Santa Amalia, San Filippo e Santa Elisabetta.

Casino dei Principi, Real Bosco di Capodimonte (XIX secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

La Palazzina dei Principi

Originariamente la Palazzina, prima di essere acquistata dalla famiglia Borbone, era di proprietà della nobile famiglia di Carmignano. Era nota come una delle più belle ville di svago della collina di Capodimonte. Nel 1826, durante il regno di Francesco I di Borbone, divenne residenza dei suoi figli, i principi reali.

Real Fabbrica di porcellane di Capodimonte, Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

La Real fabbrica di Porcellana

L'architetto Sanfelice nel 1743 trasformò un edificio già esistente nella Real Fabbrica di Porcellana. La porcellana qui prodotta fu ispirata alla manifattura di Meissen e divenne famosa in tutto il mondo. Oggi l'edificio ospita l'istituto ad indirizzo raro "G. Caselli", specializzato nella produzione di ceramica e porcellana.

Giardino e Casamento Torre, Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

Il Giardino e Casamento Torre

Il Giardino e Casamento Torre è un edificio complesso composto da una torre e da giardini suddivisi in diverse zone di coltivazione. Il giardino era in gran parte dedicato alla "Reale Frutteria", con spalliere di alberi da frutto lungo i vialetti, ananas e una grande varietà di agrumi.

Giardino e Casamento Torre, Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

Il Giardino e Casamento Torre

All'interno del Giardino e Casamento Torre si trova il forno a legna dove, nel 1889, fu cotta la pizza con pomodoro e mozzarella che prese il nome di "Pizza Margherita", dedicata alla regina Margherita di Savoia.

Capraia, Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

La Capraia

La Capraia è un edificio agricolo del XVIII secolo. Al piano terra c'erano gli ambienti per uso agricolo, stalle e magazzini; ai piani superiori gli appartamenti per pastori e contadini. Oggi La Capraia ospita il "Centro per la storia dell'arte e l'architettura delle città portuali", nato dalla collaborazione tra il Museo di Capodimonte e l'Istituto di Storia dell'Arte Edith O'Donnell dell'Università del Texas a Dallas.

Cellaio, Real Bosco di Capodimonte (XVIII secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

Il Cellaio

Dal XVIII secolo, questa cantina conservava botti di vino, legno, ghiande e cereali, conserve di carne, miglio, fagioli e fave, nonché selvaggina del Real Bosco e prodotti destinati alla vendita. Oggi il Cellaio è uno spazio che ospita mostre, eventi e conferenze.

Eremo dei Cappuccini, Real Bosco di Capodimonte (XIX secolo)Museo e Real Bosco di Capodimonte

L'Eremo dei Cappuccini

L'eremo fu costruito nel 1817 per volontà di Ferdinando di Borbone al suo ritorno sul trono di Napoli nel 1815, in seguito alla sconfitta di Napoleone. Egli ne promosse la costruzione seguendo la tradizione che richiedeva al Re di offrire un voto per la riconquista del Regno.

Riconoscimenti: storia

A cura di Francesca Santamaria
Fotografie di Luciano Romano

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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