Urbex

Il significato della parola “urbex” è "esplorazione urbana", consiste nell'avventurarsi in strutture e rovine abbandonate, o anche sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili.

Grand Hotel Campo dei Fiori (1908/1912) di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

In occasione dell'inaugurazione della mostra "Giuseppe Sommaruga (1867-1917). Un protagonista del Liberty" curata da Vittorio Sgarbi e Andrea Speziali, il Grand Hotel Campo dei Fiori ha riaperto dopo cinque decenni.

Grand Hotel Campo dei Fiori (1908/1912) di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

Qual è l'origine dell'Urban Exploration?

Anche se la storia dell'Urban Exploration è abbastanza recente (due secoli all'incirca), le sue origini sono fatte risalire al 3 novembre 1793, quando un leggendario "esploratore" delle Catacombe di Parigi, Philibert Aspairt, divenne celebre per la sua morte prematura in quella vasta rete di gallerie sotterranee in cui si era smarrito.

Grand Hotel Campo dei Fiori (1908/1912) di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

In quanto pratica non codificata questa passione si declina secondo modalità differenti,

Grand Hotel Campo dei Fiori (1908/1912) di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

alcuni lo fanno per il solo gusto di esplorare,

Grand Hotel Campo dei Fiori (1908/1912) di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

altri per immortalare in foto il fascino del degrado,

Funicolare al Campo dei Fiori, Varese (1911) di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

altri ancora per l’adrenalina che questa pratica comporta.

Ristorante Campo dei Fiori (1910/1911) di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

Che cos’è l’urbex con esattezza?

Anche a questa domanda non si può rispondere con certezza, l’urbex è molte cose ed anche nulla. A ognuno di noi è capitato di fermarsi davanti ad una grande e sfarzosa villa o un edificio storico, chiedendosi perché una tale bellezza sia sopraffatta da una vegetazione incontrollata e da un degrado così tangibile da straziare i nostri occhi. L'urbex negli anni ha incorporato una variante sia sociale sia politica, poiché quest’iniziativa mutandosi col tempo, è divenuta un concreto impegno per denunciare, salvaguardare e proteggere i luoghi urbani abbandonati, sottraendoli a un inevitabile decadimento. Questa pratica non essendo codificata è esercitata dagli esploratori o “urbexer” in modi e con regole diverse, in generale si può però affermare che esiste una regola valida a livello mondiale che è quella del rispetto dei luoghi visitati, regola che si traduce nel motto “scatta solo fotografie e lascia solo impronte”. Molti appassionati di questo tema cercano di valorizzare questi ambienti e proporli alle piattaforme mediatiche per far conoscere le meraviglie perdute dei propri paesi e portando avanti anche progetti di sensibilizzazione e raccolte fondi, tramite gli strumenti di diffusione e comunicazione che disponiamo oggi in maggioranza.

Ristorante Campo dei Fiori di Giuseppe SommarugaItalia Liberty

Il ristorante all’interno del complesso architettonico del Campo dei Fiori di Varese. L’associazione Italia Liberty ha proposto di trasformare l’edificio in spazio espositivo.

serra abbandonata (2018) di Marco MoroItalia Liberty

L’urbex non è vandalismo o effrazione

È amore per l’ignoto e ciò che riesce a catturare un obiettivo e l’occhio umano. Con questo spirito alcuni gruppi si sono spinti sino a uno dei luoghi simbolo dell’archeologia urbana: Pryp’jat, ovvero la drammatica storia della città sorta alle porte della centrale nucleare di Chernobyl, diventata nota grazie all’omonima miniserie HBO del 2019, che mostra con grande accuratezza storiografica i retroscena di un evento che ha segnato l’intera Europa. L’Italia, come ogni italiano sa bene, è colma fino all’orlo di meraviglie artistiche e architettoniche. Molte di esse sono lasciate all’incuria e all’abbandono, diventando celebri mete urbex, come palazzi nobiliari, conventi cinquecenteschi e residenze di campagna completamente affrescate e decorate. Perle di assoluta bellezza del nostro patrimonio culturale, dimenticate e lasciate a se stesse e all’incuria, luoghi che riescono ancora a emozionare, stupire e meravigliare e che rinascono grazie anche alla fotografia o alle riprese.

manicomio abbandonato (2017) di Emanuele BaiItalia Liberty

Le cinque porte (2020) di Carlo RivieccioItalia Liberty

Più di un hobby, più di una passione, fare urbex significa amare profondamente ciò che ci circonda, il patrimonio artistico e socio-culturale di un Paese, l’Italia, che a volte non si accorge di quanto possiede, di quanto vale, dell’incredibilità.

La grande miniera (2016) di Cristiano La MantiaItalia Liberty

La sindrome di Indiana Jones

Da quest’attività, sempre più praticata, possono nascere anche occasioni di denuncia dell’attuale situazione di degrado in cui si trovano vaste zone del territorio. Occorre a questo punto domandarsi cosa spinge persone appartenenti a ogni ceto sociale ed età ad avventurarsi in questi edifici abbandonati. Una prima risposta può essere riassunta sotto il titolo di sindrome di “Indiana Jones” che nella nostra epoca, dove tutto e connesso e concesso a portata di un click, si è accentuato a causa della mancanza di mistero, gusto della scoperta e della meraviglia.

villa abbandonata (2017) di Emanuele BaiItalia Liberty

L’uomo non può vivere senza il mistero.

Una volta per soddisfare questo bisogno si viaggiava, i più arditi addirittura partivano senza mete nelle proprie esplorazioni, ma adesso con dei satelliti conosciamo ogni centimetro del mondo, ecco allora che l’interesse si rivolge al territorio vicino a casa, ecco che quella vecchia fabbrica che per molti è sinonimo di degrado e incuria, per qualcun altro diviene il mezzo per soddisfare la sete di mistero. Si esplora per l’adrenalina e per il fascino di immergersi nell’enigma di un luogo sconosciuto, anche se si dovesse trattare di una semplice vecchia casa agricola. Si esplora anche perché il decadimento ha un suo fascino, come antichi affreschi che s’intravedono ancora sui muri di quella vecchia villa, nelle chiese dove ci si domanda che fine stia facendo la religione.

La villa della Musa (2020) di Cristiano La MantiaItalia Liberty

A regnare sovrana nell’abbandono è la decadenza, l’effetto che il tempo ha su luoghi non mantenuti, il riscoprire la potenza della natura che riesce a riprendersi ciò che l’uomo le aveva sottratto, diviene di nuovo chiaro e tangibile ai propri occhi in questi luoghi.

A volte un muro scrostato, un tetto cadente, un pavimento crepato dall’umidità possono essere più affascinanti di un’opera d’arte.

Casinò Abbandonato (2019) di Leonardo FazioItalia Liberty

Fotografia per la memoria

Nei luoghi abbandonati c’è quiete, che è la condizione essenziale anche per molte buone fotografie, che divengono quindi strumenti di memoria, per mantenere in vita luoghi dimenticati che magari in futuro saranno abbattuti o crolleranno da soli. La fotografia diventa in ambito urbex anche mezzo di espressione artistica, poiché alla fine siamo tutti figli del Ready made e della Pop Art, che ci hanno insegnato a concepire il concetto di opera d’arte in modo differente, dando la possibilità anche a macchinari arrugginiti di una vecchia fabbrica, a fotografie in serie colorate o tagli netti in una tela, di divenire immortali. Infine per molti esplorare è un atto di tutela della memoria e del passato, un modo per ricostruire e diffondere la storia di luoghi che per determinate comunità sono stati importanti. Legandoli quindi saldamente al luogo in cui sono stati edificati.

Casinò Abbandonato (2019) di Leonardo FazioItalia Liberty

Camera da Letto (2020) di Alessandro GironiItalia Liberty

La community dell'Urban Exploration

Questo aspetto rilevante si basa su due ragioni: è più sicuro esplorare in gruppi e non soli, questo perché gli edifici abbandonati possono essere pericolosi da un punto di vista strutturale e riunendo tutte le idee comuni, per focalizzarsi sul creare un’unione che faciliti l’attività di ricerca dei luoghi da esplorare mediante il passaggio d’informazioni. Tutto ciò contribuirà a rendere l’urbex probabilmente una corrente artistica contemporanea, poiché i loro pretesti e principi sono in linea con tutto ciò che è meritevole preservare e tramandare, secondo il senso di responsabilità comune

Palazzo Abbandonato (2019) di Leonardo FazioItalia Liberty

Castello Abbandonato (2019) di Leonardo FazioItalia Liberty

Incontri fortuiti

Alcune volte capita di trovare nelle ville abbandonate capolavori d'arte di particolare pregio.

Pryp'jat' Plac Centralny Prypeci (2015) di Francesco CoppariItalia Liberty

vertigo (2018) di Marco MoroItalia Liberty

Riconoscimenti: storia

Testi di Emanuele Bai e Lidia Buongiovanni, soci dell’associazione ITALIA LIBERTY – www.italialiberty.it

Con la partecipazione dei fotografi di Ascosi Lasciti e del gruppo Urbex Squad.

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
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