Years of Dolce vita

"E' una società che, passato lo spavento della guerra fredda e proprio per reazione, prospera un po' dappertutto"

"
Negli
anni Cinquanta l’Italia scopre il benessere: non è una scoperta improvvisa, ma
una conquista guadagnata dopo duri anni di lavoro. Di fronte alle devastazioni
morali e materiali del fascismo e della guerra gli italiani danno il meglio di
sé rimboccandosi le maniche e mostrando al mondo la propria tenacia e il
proprio talento creativo, nel campo dell’industria come in quello dell’arte e
dello spettacolo. Ideale momento chiave dell’intero periodo è il 1960, anno di
uscita del film “La dolce vita” di Federico Fellini. Ma è poi così dolce la
vita degli italiani?

"

Quanto costa la vita alle soglie del boom economico?

L'Italia in cifre: Dove si dimostra statisticamente che per mangiare e per bere spendiamo la metà del nostro reddito, 1957, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Manifestazione fascista dei vigili del fuoco a Roma, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

Molti italiani incontrano con stupore la modernità per la prima volta. Nel 1956 a Roma si inaugura ... un cosidetto 'supermercato'...

Le case popolari, funzionali ma spesso anonime, e l’utilitaria, potrebbero sintetizzare l’intero periodo tra ricostruzione e “boom” economico.

Palazzine popolari nella periferia romana, 1959, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Una Fiat 600 Multipla a Piazza San Pietro, 1957, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

Il 9 marzo 1955 viene presentata per la prima volta al pubblico la Fiat 600, la macchina per la famiglia: 4 o anche 5 posti e una velocità massima di 95 Km all’ora.

L'ambasciatore del Portogallo, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

La Fiat 500 viene lanciata nel 1957 e si rivolge a quegli italiani che non possono pagarsi neppure le modeste rate della 600.

Un frate cambia una ruota alla sua 600 in una strada di Roma, 1958, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

L’Italia di questi anni si può forse descrivere come una singolare mescolanza di antico e moderno. Ma è comunque al 'progresso' che guardano tutti: dall'operaio all'imprenditore, dalle donne ai giovanni...

Famiglia contadina posa con le hostess della LAI, compagnia di bandiera italiana, 1955, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Anna Tonella Autori partecipante al concorso sulla vespa per le vie di Rimini, 1963, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Due ragazze con ceste colme d'uva su una vespa, 1958, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Automobili ferme in un sottopassaggio a Roma, 1961, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Alberto Sordi durante le riprese del film 'il boom', 1963, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

L’attore romano Alberto Sordi è il migliore interprete, nei film della cosiddetta “commedia all’italiana”,  degli splendori e delle miserie dell’italiano del “boom”

Negli anni Cinquanta l’analfabetismo in Italia è ridotto al 10% circa, anche se le differenze tra Nord e Sud sono anche in questo campo molto accentuate.

Un insegnante parla ai suoi allievi, 1961, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Documentario 'Scuola per tutti' di C. Crispolti, 1960, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Case dei mutilati a Roma, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

La neonata televisione italiana di quegli anni è sopratutto quiz

Lavoro e consumi sono legati a doppio filo e sembrano riguardare tutti allo stesso modo, ma gli squilibri restano forti: mentre tanti italiani sono ancora costretti a cercare fortuna altrove, l’intraprendente economia pubblica fa affari nel mondo e le classi medie scoprono i consumi di massa. 

Festa della Madonna del Piano vicino a Potenza, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

Per molti il benessere resta ancora una speranza da inseguire lontano da casa

Gare di tiro al piattello a Berlino, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

Gli italiani sono in prevalenza cattolici e hanno scelto di essere governati da un partito a forte caratterizzazione religiosa, la Democrazia cristiana; ma la società segue i suoi percorsi di laicizzazione imposti dalla modernizzazione e persino il Vaticano in questi anni è attento ai cambiamenti della mentalità. 

Un detenuto bacia la mano al papa Giovanni XXIII in visita al carcere di Regina Coeli, 1958, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
San Pietro in occasione del Concilio Vaticano II - 16.10.1962, 1962, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

il Concilio ecumenico Vaticano, inaugurato da papa Giovanni XXIII nel 1962, apre un fondamentale dialogo tra la Chiesa cattolica e il mondo laico

Cumar Bruna in sella ad una vespa, 1963, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

La società italiana subisce in questi anni combiamenti epocali sul piano culturale e antropologico: ne sono un segno il nuovo ruolo della donna nel mondo del lavoro e il nuovo rapporto degli italiani con il sesso, che nel giro di qualche anno, con il diffondersi impetuoso di film e riviste erotiche, farà dell’Italia un caso a sé in Europa.

Vita a cronometro - Cronaca di una giornata qualunque di una qualunque donna che lavora, 1966, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

Cronaca di una giornata qualunque di una qualunque donna che lavora

All'Arenaccia di Napoli si gioca Napoli-Roma, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Pubblicità e sesso. Modelle su riviste, 1966, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

"Con la
sua intraprendenza e la sua creatività l’Italia sembra il luogo più adatto a creare
una “società dello spettacolo” allo stesso tempo concorrente e alternativa a
quella statunitense. E non si tratterà solo di quel mondo patinato fatto di
produttori coraggiosi e stelle di provincia ma di straordinario talento, che la
mitologia chiamerà la “Hollywood sul Tevere”, ma di una vera e propria cultura
specificamente italiana, espressa non solo dal cinema o dalla moda, che troverà
molteplici e originali registri anche nei decenni successivi."

L'attrice Joan Crawford firma autografi a Via Veneto, 1959, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Sean Connery con altre attrici davanti al Colosseo, 1963, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

La città del cinema italiano, Cinecittà, era stata creata dal fascismo negli anni Trenta, ma vive ora, negli anni Cinquanta, la sua stagione d’oro: anche gli americani preferiscono girare a Roma i loro kolossal, come “Quo Vadis?” o “Ben Hur”

Una comparsa del film Messalina in scooter a Cinecittà, 1960, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
A Roma si gira Ben Hur, 1958, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni

La frequentazione notturna della romana Via Veneto da parte dei divi americani e italiani, genera, quasi inevitablmente, il “paparazzo”, il fotografo indiscreto e a spesso invadente così definito proprio da Fellini ne “La dolce vita”.



Il film, divenuto presto un’icona popolare, resta una delle critiche più “amare”, a persino feroci, dell’impatto della modernizzazione sulla società italiana.

Federico Fellini durante le riprese del film La Dolce Vita, 1959, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Paparazzi in attesa a Via Veneto, 1961, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Mastroianni a piazza Navona, sul set del film 'Ieri, oggi e domani', 1963, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Sandra Lee e Gabriella Andreini durante un ciak del film 'La Dolce vita', 1959, Dalla collezione di: Istituto Luce Cinecittà
Mostra menoUlteriori informazioni
Riconoscimenti: storia

Curator—Roland Sejko

Ringraziamenti: tutti i partner multimediali
In alcuni casi, la storia potrebbe essere stata realizzata da una terza parte indipendente; pertanto, potrebbe non sempre rappresentare la politica delle istituzioni (elencate di seguito) che hanno fornito i contenuti.
Home page
Discover
Gioca
Qui vicino
Preferiti