Luigi Fagioli, tra il 1929 e il 1932, raccogliendo venti risultati assoluti e diciotto da podio di categoria, risponde per ben sessantatré volte all'appello sui campi di gara. I primi sei mesi del 1933, che mortificano la voglia di correre ed il coraggio di Fagioli, sono segnati da ben sei ritiri consecutivi che spingono il pilota a lasciare la Maserati per andare alla ricerca di una nuova vettura; a questo proposito gli viene in aiuto Enzo Ferrari che, avendo rotto i rapporti di collaborazione con Nuvolari e Borzacchini, lo chiama a far parte della Scuderia mettendogli a disposizione la potente Alfa P3 con la quale, in soli tre mesi, Fagioli conquista il titolo di Campione italiano.
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