Emilio Vedova è uno dei maestri dell’astrattismo italiano e mondiale. La sua lunga attività durante l’arco del ventesimo secolo dimostra un talento senza pari, che egli realizza attraverso diverse fasi di pittura, tutte però contraddistinte da un segno insieme tumultuoso e raffinatissimo. Seguendo l’antica tradizione degli autori veneziani, utilizza il colore nero per creare la struttura delle sue opere. Poi, le accende e le rende esempi di espressionismo, usando altre tinte, in particolare il rosso e il verde. Artista certamente tormentato ma in verità assai classico, Vedova si esprime in modo alto sia nelle tele di vasta dimensione che nelle piccole e medie chine, quale è quella che qui vediamo. Il vortice, elaborato appunto attraverso il nero, comporta una visione della realtà dinamica e al tempo stesso drammatica. Poi, andando ad esplorare più da vicino il disegno ed il tratto, scopriamo come ogni piccola linea, piccolo sbaffo, piccola onda rappresenti un elemento di armonia e addirittura di grazia, nei confini di una creazione comunque agitata da un vento sublime.