Il nome di Andrea Amati viene citato per la prima volta in un documento di locazione rinvenuto negli archivi cittadini datato 1539. Il magister figlio di Gottardo, come si legge nell’atto, affitta una casa con bottega nel quartiere conosciuto come “isola” dove, negli anni a seguire, lavorarono anche altri grandi artefici della liuteria cremonese. Si ipotizza che Andrea costruì, a partire dal 1566, un'intera orchestra per la feste danzanti della corte francese; gli ultimi strumenti lasciarono Cremona probabilmente nel 1572, in occasione delle nozze di Carlo IX. Due secoli piu tardi, la furia dei rivoluzionari francesi non risparmiò le opere del liutaio cremonese custodite a Versailles; l’orchestra di strumenti andò dispersa e in parte perduta per sempre. Il fondo, la testa e le fasce del violino presentano tracce dell’apparato decorativo che il tempo, in conseguenza dell’utilizzo dello strumento, lentamente ma inesorabilmente s’è portato via. Sulle fasce sono visibili solo poche lettere in foglia d’oro di quello che secoli fa era possibile leggere: Pietate et Justit(c)ia, il motto di Carlo IX, re di Francia, figlio di Caterina de’ Medici. Sul fondo, poco è rimasto delle decorazioni pittoriche che riproducevano lo stemma del re di Francia al centro fra le figure della Pieta e della Giustizia e i bellissimi angeli reggi corona, ancora visibili sugli strumenti conservati nell’Ashmolean Museum di Oxford e nel Tullie House Museum di Carlisle in Scozia. Negli stessi anni, il magister cremonese costruì strumenti su cui è possibile leggere, sul fondo e sulle fasce, il motto Quo unico propugnaculo stat stabique religio (affinche unico baluardo sia e resti la religione) e lo stemma di Filippo II, principe di Spagna, difensore dell’ortodossia cattolica. Andrea morirà nel 1577 dopo aver definito forma e proporzioni del violino; alla sua scomparsa i figli Antonio e Girolamo continueranno l’attività nella bottega paterna.
Alcuni strumenti, fra i pochissimi esemplari oggi conosciuti, sono conservati in importanti musei tra cui l’Ashmolean Museum di Oxford, il National Music Museum di Vermillion in South Dakota, il Metropolitan Museum di New York e la Citè de la Musique a Parigi.
ETICHETTA
Fait par Andre Amati en 1566 / sous la regne de Charles IX
Restaure par N. Lupot a Paris en 1818 - Attribuita a Nicolas Lupot
CERTIFICATO
Certificato: Rembert Wurlitzer, New York, 13 maggio 1966.
Acquistato dall’Ente Provinciale per il Turismo di Cremona nel 1966