Di queste tre miniature a olio di Giovanni Migliara, solo la prima resta genericamente collegata al gusto ottocentesco per la rappresentazione di architetture in rovina (in questo caso un portico, con stemma gentilizio e un’immagine sacra); le altre due sono invece prettamente milanesi: nella prima, con grande effetto scenografico, è ripresa l’attuale Via Falcone, animata di gente, con l’abside della chiesa di San Satiro e, sullo sfondo, le guglie del Duomo; con la seconda miniatura poi entriamo direttamente nel Duomo, il cui interno è ripreso di scorcio a partire dal deambulatorio absidale.