Elena fanciulla, con una palla tra le mani, siede sulle ginocchia della madre Leda, circondata dai pretendenti. Le giovani, alla vigilia del matrimonio, nell’ambito dei riti di passaggio che sancivano l’abbandono del mondo dell’infanzia, offrivano le proprie bambole a divinità quali Artemide o Afrodite, talvolta in associazione a una ciocca di capelli, alla palla o a strumenti musicali.
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