Se dovessimo definire Paolo Buggiani con un elemento sarebbe, senza ombra di dubbio, il fuoco. La sua parabola comincia a Castelfiorentino, vicino Firenze, dove nasce nel 1933, e continua a New York, dove Paolo Buggiani si trasferisce nel 1962 e dove diventa parte integrante di quel movimento che inizia ad essere chiamato Street Art, come nel libro pubblicato da Allan Schwartzman nel 1985. La sua produzione di quegli anni, esposta in parte in questa mostra, è costituita da sculture, performance e fotografie, che espone tanto in strada quanto in galleria accanto ad altri artisti che incontra e con i quali si confronta come Keith Haring, Richard Hambleton, Ken Hiratsuka e Barbara Kruger. Nonostante il passare degli anni, la sua fedeltà alla disobbedienza ed al fuoco è rimasta, tuttavia, inossidabile, quasi quanto il suo ricorrere a figure mitologiche dell’Antichità come i Cavalli di Troia, i Minotauri armati di spada o gli Icari con vela che sfrecciano nel traffico su dei pattini a rotelle.