Questa raffigurazione del nipote Azzurrino, che lo rappresenta quasi come un giovanissimo Raffaello, coglie la tristezza del suo sguardo. Da un punto di vista pittorico, Pesenti non arretra mai di fronte alle difficoltà compositive: ne è prova la chioma fulva dei capelli di Azzurrino, che si confonde con la tappezzeria quasi del medesimo colore. Il tutto fa risaltare ancora di più il pallore del suo viso.