La ricca famiglia Boldrini, proveniente da Sermide, fece edificare alla fine del quindicesimo secolo questo palazzo, in seguito appartenuto alla famiglia Cantoni. È notevole ed aggraziata la sua mole, che occupa oggi il numero civico 42 di via Chiassi. I merli che lo adornano sono ciechi; negli spazi tra uno e l’altro esistevano importanti affreschi, che oggi appaiono parzialmente soltanto sulla facciata che dà su via Sacchi. La loro qualità ha spinto gli studiosi ad attribuirli al pittore Nicolò da Verona: Nicolò Solimani, nato a Verona verso il 1420, zio di Liberale da Verona. Fu autore di altre opere nel circondario mantovano, lavorando spesso al servizio dei Gonzaga.