La Biblioteca di Babele “non [è] una collana di letteratura, quanto una collezione di letture, riproposta con semplicità da un grande lettore ai lettori delle generazioni successive. Borges presentava il suo canone personale, quello degli autori letti e amati in gioventù, e che si ama rileggere da vecchi. Alcuni erano famosissimi, come Poe o Stevenson; altri, per esempio Lugones, Hinton, Machen apparvero per la prima volta in italiano ne La Biblioteca di Babele. “ (G.Mariotti, Editoria come arte da Labirinto della Masone. Bambù, arte e delizie nel parco di Franco Maria Ricci a Fontanellato, Ricci/Grafiche Step Editore, 2014 Parma, p. 140)