Il libro è decorato da ventinove raffinatissime miniature a grisaille (pittura a monocromo, in questo caso in tonalità di grigio). L’inchiostro oro è steso a pennello sulle cornici che inquadrano le scene e su alcuni dettagli delle figure e degli oggetti rappresentati. La miniatura di Marmion, che aveva la propria bottega a Valenciennes, vicino a Cambrai (nel ducato di Borgogna), è influenzata dalla pittura fiamminga di Rogier van der Weyden, forse conosciuta alla corte del duca Filippo il Buono, suo committente. La tipologia dei volti, i panneggi ampi e accartocciati, la descrizione precisa degli interni, con mobilio, oggetti comuni e finestre aperte sul paesaggio, derivano da questa tradizione. Il gusto per la raffigurazione degli scenari naturali e l'essenzialità del racconto (poche figure inserite in uno spazio prospetticamente costruito), rimandano, invece, alla miniatura francese di secondo Quattrocento.
Visual arts: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.