Il percorso artistico di Oliviero Rainaldi è al tempo stesso anche un cammino spirituale:
da sempre lo scultore nutre un interesse molto forte per la reinterpretazione
di iconografie religiose tradizionali secondo una nuova luce formale.
Per approfondire il rapporto fra arte e liturgia, si iscrive a diversi corsi di teologia,
frequentando i quali studia a fondo la Bibbia e la letteratura cristiana. La lettura della
Genesi è per lui momento di riflessione e creazione: alle storie del peccato originale
e del diluvio universale, ai personaggi contriti e redenti, ai cosiddetti Caduti,
dedica un intero ciclo di sculture. La serie lo impegna per sei anni, fino al 1999.
Qui esposta un’opera del gruppo, levigata ed essenziale, priva di connotazioni fisionomiche,
la figura finemente stilizzata ha il capo chino a indicare quel sentimento
penitente proprio dei caduti. Testo di Cristina Antonia Calamaro