Il disegno descrive la scena biblica dell'omicidio di Abele, con evidente attenzione alla fisicità dei personaggi.
“La pratica quotidiana del disegno e in particolare l'applicazione assidua allo studio del nudo […] era una delle prerogative dell'Accademia Clementina, di cui Ubaldo (Gandolfi) nella seconda metà del Settecento fu uno dei principi.
Negli ultimi anni [...] sono emerse altre repliche a riprova della particolare fortuna di questo soggetto: […] un'analoga Fuga di Caino dopo aver ucciso Abele si trova presso la Pinacoteca di Bologna (Artisti Italiani 1977, n.108, fig. 108, n. 3785).
[…] I disegni di Bologna e Reggio possono considerarsi autografi per l'alta tenuta qualitativa e il sapiente dosaggio di luci e ombre”.
(A. Bigi Iotti, 2016)