Cristo risorto, benedicente, ha perso il vessillo che reggeva nella mano sinistra. Indossa un lungo lenzuolo, il cui lembo ricade fino a terra, oltre il piedestallo. Parte del torace è scoperta e lascia vedere la ferita sul costato. Questa è la più grande scultura bronzea della collezione di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, un pezzo davvero magnifico per la qualità e la raffinatezza della resa anatomica. Era collocata in origine nella cappella del Salvatore a Venezia nella chiesa di Santa Maria della Carità a Venezia, edificata intorno al 1493-1494 per il ricchissimo gioielliere Domenico di Piero. La statua è attribuita a un'ignota bottega di fonditori veneziani che probabilmente la eseguì su un modello dello scultore Antonio Lombardo (Venezia, 1458-1516).