La chiesa custodisce uno dei più completi e splendidi cicli di stucchi del ragusano, attribuiti al palermitano Giuseppe Gianforma, lo stuccatore più importante del Settecento siciliano. I grandi pannelli di stucchi, tredici in tutto, databili alla metà del XVIII secolo, ricoprono sia la volta della navata centrale, che quelle del transetto, le cappelle, il presbiterio e la parte sommitale dei pilastri. Gli altorilievi riproducono scene dell’Antico e Nuovo testamento e si presentano monocromatici su fondo azzurro.