La storica Biblioteca Classense è ospitata all’interno dell’Abbazia camaldolese, la cui edificazione ha inizio nel 1512. Per tre secoli l'Abbazia è stata oggetto di continui ampliamenti, divenendo nel corso del tempo uno dei più grandi e maestosi monumenti dell'Ordine Camaldolese.
All’interno delle sale e lungo i corridoi della biblioteca sono ancora visibili opere di numerosi artisti eseguite fra i secoli XVI e XVIII. Di assoluto rilievo l’Aula Magna o Libreria, realizzata a cavallo fra Seicento e Settecento dall'abate Pietro Canneti, ornata di statue, stucchi e di scansie lignee finemente intagliate e decorata con affreschi e dipinti di Francesco Mancini. Con i suoi chiostri monumentali, il grande refettorio e l’antica sacrestia (ora Sala Muratori), anch’essi riccamente decorati, l’intero complesso della biblioteca è un vero e proprio gioiello architettonico e artistico.
La biblioteca ospita una vasta raccolta di volumi appartenenti a varie tipologie documentarie: opere a stampa, antiche e moderne, manoscritti, incisioni, mappe, fotografie, documenti d'archivio e materiale multimediale. Complessivamente, il patrimonio librario a stampa della Biblioteca Classense si stima in circa 800.000 unità bibliografiche. La maggior parte delle collezioni è di ambito umanistico, alle quali si affianca un cospicuo nucleo di opere di argomento scientifico. Di grande importanza è la sezione dedicata ai Fondi Antichi, che contiene volumi risalenti ai secoli XV-XVIII e circa 750 manoscritti, di cui la metà è databile tra il X ed il XVI secolo.
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