Daphne Maugham, nipote del celebre scrittore Somerset Maugham, iniziò a studiare pittura in Francia aderendo alla corrente post-impressionista. Trasferitasi in Italia nel 1925 divenne allieva del grande Casorati, che in seguito sposò e da cui ebbe un figlio a sua volta pittore. Se Felice Casorati è figura eccelsa e atipica del mondo artistico italiano, la moglie Daphne intona la propria vasta sensibilità nel seguire in modo più dolce le tracce dello sposo. Entrambi hanno la capacità di offrire una visione del mondo nitida, che parte dalla vita domestica per giungere a sottili abissi metafisici. L’opera che qui vediamo ben rappresenta il talento di Daphne. Una tazza di caffè, un astuccio di colori, un piatto decorato con tinte gentili, una scodella da prima colazione dall’interno splendidamente azzurro. Un rotolo di grandi fogli di carta, forse disegni archiviati, forse supporti di una nuova invenzione. Il reciproco colloquio fra gli elementi del quadro pone ogni dettaglio in una posizione isolata, eppure capace di riflettere il tutto. Questa è la virtù dei Casorati: rintracciare da una particella infinitesima l’armonia universale, e così rappresentarla.