La Cosmografia di Tolomeo fu riscoperta nell’Umanesimo a partire da un codice greco portato a Firenze alla fine del Trecento, tradotta in latino da Iacopo Angeli da Scarperia, e corredata di accurate tavole cartografiche, nei manoscritti e nei primi incunaboli. Leonardo registra il libro nelle sue liste di libri, e soprattutto lo utilizza come modello per il progetto editoriale del trattato di anatomia: le tavole del corpo umano (il «mondo minore») sarebbero dovute essere come quelle della Cosmografia di Tolomeo.