Duplice è l’interesse dell’opera pittorica di Giannino Giovannoni. Da un lato egli fu artista dilettante, di grande cultura e di intensa produzione, che univa i modi del chiarismo ad una tendenza espressionista ed esistenziale di grande rilevanza. La sua continua attività si accompagna alla passione per il collezionismo e lo rende un interprete avvertito della tradizione novecentesca. D’altra parte, Giannino Giovannoni apparteneva al laicato domenicano. La sua fede sommessa e costante, che interagisce in modo critico con un’intelligenza acuta, lo conduce a concepire un ciclo di quadri di tema sacro, che verranno in grandissima parte donati a Casa Andreasi. Ad esempio, la crocifissione qui presente mostra una drammaticità d’insieme che la scioltezza della pennellata acuisce invece di diminuire. Cristo è lacero e consunto. La croce si staglia davanti agli edifici di Gerusalemme e ad un cielo in cui sembra esplodere una grande fiamma. Maria e Giovanni sono figure magrissime che si estinguono in un gesto di dolore straziante. A sinistra, l’ebreo che dorme rappresenta un bell’esempio di orientalismo novecentesco, che rivela la grande capacità tecnica dell’autore, la cui grafia nervosa lega la veste del personaggio al paesaggio circostante.