L’opera Ciu en Lai appartiene alla serie dei “particolari ingranditi”, lavori realizzati da Isgrò nei primissimi anni Settanta, che ritraggono frammenti d’immagini di celebri personaggi politici o dello spettacolo. Nell’opera la fotografia di una minuta porzione dell’orecchio destro di Ciu en Lai (leader del partito comunista e capo di governo della Repubblica Popolare Cinese fino al 1976) è collocata al centro della tela emulsionata. L’ingrandimento del particolare trasforma l’immagine da estremamente nota ad assolutamente evanescente. Per conoscere il contenuto della fotografia, ritenuta per definizione il segnale più immediato per rappresentare la realtà, lo spettatore dovrà necessariamente ricorrere alla didascalia sottostante, anch’essa stampata sulla tela. A dispetto della caratteristica immediatezza attribuita alle immagini, solo la scritta, dunque, ci darà le informazioni necessarie per decodificare il soggetto. Queste strette relazioni tra parola e immagine, e, più in generale, tra i linguaggi comunicativi, sottolineano l’indagine concettuale dell’intera ricerca di Isgrò. L’artista esordì negli anni Sessanta con la celebre serie delle “cancellature”, opere in cui, dato un testo lineare, l’artista ne cancellava la maggior parte, facendo risaltare solo alcune parole. Di questa attività di cancellatura Isgrò sottolinea la possibilità di fare sorgere significati nuovi dalle parole, e, in definitiva, la “trasformazione di un gesto negativo in gesto positivo”. Tra le “cancellature” e i “particolari ingranditi” Isgrò realizza la serie delle “frecce” e quella delle “lettere alfabetiche”. In tutte queste opere l’immagine latita, la sua strutturale immediatezza è messa in crisi da una riflessione aperta sull’uso e il significato del linguaggio convenzionale e i suoi paradossi. (LG)
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