Felipe Pantone è entrato negli ultimi anni a pieno titolo nell’Olimpo dell’arte urbana. La sua carriera si è sviluppata attraverso la commistione progressiva tra le due sue anime, quella di writer e quella artistica. Negli ultimi anni ha incentrato la sua ricerca sulla tridimensionalità delle sue grafiche ed su un’estetica che prende spunto dall’8bit e dal mondo web primordiale. Con quest’opera ha voluto andare oltre, uscendo dal muro, creando per Outdoor un’installazione immersiva che si sviluppa materializzando tridimensionalmente uno spazio dai forti connotati virtuali. All’interno dello spazio a lui concesso, parallelepipedi e cilindri appesi lungo la stanza dal soffitto sono stati colorati con strisce bianche e nere e tonalità sgargianti che ricordano i monoscopi televisivi e le tavolozze di Paintbrush anni ’90. Come avviene quotidianamente nella nostra fruizione della rete, Cyberspazio Tubolare porta lo spettatore ad esplorare un mondo digitale materializzato e moltiplicato da una serie di specchi installati sul pavimento rifacendosi ad un estetica vaporwave dai contorni sfumati.
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