Questo bel ritratto di Vincenzo I, duca di Mantova, si può facilmente ascrivere alla cerchia di Frans Pourbus il Giovane. L’artista, figlio di Frans il Vecchio, fu apprezzato in tutta Europa per la sua capacità di dipingere fisionomie veritiere dei grandi del tempo. Egli si trasferì a Mantova dopo il 1599, proprio a seguito del duca, che aveva conosciuto a Bruxelles. Nei dieci anni di permanenza presso la corte gonzaghesca fu attivo a fianco del Rubens, benché le due carriere non si influenzassero reciprocamente. I modi abbastanza legnosi del dipinto qui presentato non consentono tuttavia di attribuirlo direttamente al maestro. Vincenzo vi appare ancora abbastanza giovane mentre reca al collo l’emblema del Toson d’Oro, altissima onorificenza imperiale, retaggio della discendenza borgognona, concesso solo a pochi uomini illustri dell’epoca. Come è noto, tale privilegio non aveva valore perpetuo, né poteva essere tramandato, ma doveva essere restituito dopo la morte del beneficiario all’unico legittimo proprietario, ovvero l‘Imperatore. Quanto a Vincenzo, il vello dorato gli venne concesso nel 1589.