L'elemento scultoreo è rappresentato dalla grande sedia di ferro, privata della sua funzione tradizionale, ma che comunica "la libertà" di essere conoscenza, pensiero. Nel suo essere "torsione", la sedia diventa un segno minuto, toccando magicamente il muro di terracotta esploso. L'ospite, seduto e sperimentando quel vuoto, quella sottrazione, quella transizione dal senso particolare al senso generale, viene liberato e scopre la sua appartenenza allo spazio.
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