Dipinto tratto dalla "Gerusalemme liberata" del Tasso. In questa scena Erminia, accompagnata da Vafrino, scopre dapprima il corpo esanime di Argante e, poco lontano, quello di un cavaliere cristiano. Tolto l'elmetto essi scoprono che si tratta di Tancredi, che qui è ritratto nell'attimo del risveglio. Il quadro, insieme al pendant che raffigura Rinaldo nel giardino di Armida, fanno parte di quella estesa serie di allegorie d'amore che prendevano spunto dalla Gerusalemme liberata, uscita a stampa nel 1581.