La facciata è posteriore alla costruzione del teatro. Il progettista, scelto dopo regolare concorso, e dopo la caduta in disgrazia del Bibiena, è l'architetto Giuseppe Piermarini (Foligno 1734, Foligno 1808). Costui, scolaro del Vanvitelli, resta celebre per aver progettato il Teatro alla Scala di Milano. Egli è esponente di uno stile neoclassico condotto con un certo rigore, mentre il Bibiena era accusato di rifarsi troppo a modelli rinascimentali. Ma l'autore materiale della facciata fu il veronese Paolo Pozzo, il quale così completò nel 1775 l'aspetto esterno dell'edificio. Da notare è che l'aggiunta neoclassica non interferì minimamente con la grande sala interna, oggi celebrata universalmente per la sua bellezza spettacolare.