Nei primi anni del Novecento Balla si avvicina alle tematiche sociali e alla lettura delle opere di Tolstoj e Dostoevsky, di Zola e Gorkij, che lo portano ad una particolare attenzione verso gli ultimi e i “vinti". Ne scaturisce la serie Dei Viventi, dipinta fra 1902 e 1909 e solo in quest’anno esposta al completo. Ne fa parte il Contadino, giunto all’Accademia di San Luca grazie al Fondo Müller (fondo istituito per l’acquisto di opere d’arte presenti nelle esposizioni romane), come parte di un polittico di opere tutte dello stesso formato fra cui si distinque il famoso dipinto de La pazza (1905) della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, oltre ad altri dipinti di tono cupo come Il mendicante (1902) e I malati (1905).[L. P. Nicoletti]
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