La testa femminile detta di “Teodora”, eseguita forse a Costantinopoli, rimanda al pieno VI secolo e all’imperatore Giustiniano ed è uno dei capolavori conservati nei musei del Castello. Fu ritrovata nel 1846 durante gli scavi di via San Primo ed è per tradizione identificata con un ritratto dell’imperatrice Teodora, l’amatissima moglie di Giustiniano, in base alla somiglianza con l’effigie della stessa sovrana inserita nei mosaici della Basilica di S. Vitale a Ravenna. Anche il tipo di acconciatura è lo stesso, con i capelli raccolti entro un camauro impreziosito da un’elaborata corona di perle. I tratti, naturalistici e astratti allo stesso tempo, rendono questa testa un precoce capolavoro dell’arte bizantina: la morbida lavorazione delle gote e della bocca dialogano con la resa essenziale e geometrica dei volumi, come i capelli o i grandi occhi a mandorla. Questi, sbarrati e fissati verso un’insondabile lontananza, segnano la dimensione sacra della sovranità, in linea con la ritrattistica imperiale del periodo.