Femme et oiseau è il secondo di una serie di dieci dipinti che il surrealista spagnolo Joan Miró (Barcellona, 1893 – Palma di Maiorca, 1983) dipinse tra l’aprile e il giugno del 1960. Si tratta di un tema ricorrente ed emblematico nel repertorio fantastico dell’artista. Segni calligrafici contrastano con forme di colore puro e la ruvida iuta. L’uccello si ricollega al mito del volo, alla dimensione magica e misteriosa, mentre la donna rimanda alla terra, all’origine e al desiderio. Donna e uccello si fondono e costituiscono l’unione tra cielo e terra, tra dimensione finita e infinita, stabilendo un’armonia universale. Il supporto scelto dall’artista è la iuta, mostrata nella sua nuda e organica materialità, percorsa da tracce di colore e da lettere stampigliate con timbri commerciali.