“Petrolio” prende spunto dall’omonima opera incompiuta di Pier Paolo Pasolini, che sonda le radicali e sotterranee trasformazioni dei paesaggi sociali, urbani e naturali.
E in questo lavoro di estrazione, Giuseppe Biscaglia e Francesco Scaringi, curatori del progetto, con la co-produzione di Matera-Basilicata 2019, esplorano le varie stratificazioni terrestri attraverso il teatro, la danza, le arti performative e il pensiero, per indagare il rapporto tra uomo e natura nell'epoca dell'Antropocene, la nuova era geologica in cui dal comportamento dell’uomo dipende l’equilibrio del pianeta. In “Figures” di Maria Hassabi, quattro performer eseguono degli assoli costruiti attraverso pose astratte, che tentano di riprodurre una narrativa emotiva attraverso la loro relazione con la temporalità e con la reciproca prossimità, in una risonanza infinita che presto coinvolge tutto il circostante.
E così come Matera, anche i corpi qui si mostrano allo sguardo di chi cerca di scoprire le radici e i desideri della materia, delle sue stratificazioni.