Il visitatore odierno viene affascinato dalla combinazione dei grandi spazi antichi, nudi nell’apparenza della muraglia a mattoni, e delle vetture di color rosso fuoco che, già dall’ottocento, vennero impiegate per contrastare i frequenti incendi. Nelle due principali gallerie del museo, esse sono disposte in modo ordinato, corredate da targhette esplicative che documentano un’evoluzione di efficienza rivolta al rapido intervento, usando tecniche di costruzione sempre più accurate. Dai primi manufatti in legno, carrette o carrozze modificate, si passa alla produzione novecentesca: ai mezzi corredati di scale e di pompe segue nel dopoguerra un largo insieme di macchinari tesi a portare aiuto nel più breve tempo possibile. Non mancano un elicottero, numerose motociclette, alcuni velocipedi, oltre alla presentazione di uniformi, elmi, lampade e attrezzi di diverso tipo.